Come prepararsi al test Bocconi

Entrare in Bocconi è il sogno di molti ragazzi e ragazze come voi. Frequentare la Bocconi è un obiettivo che spinge migliaia di studenti ogni anno a confrontarsi con i propri pari prendendo parte al processo di selezione, che rappresenta proprio il maggior ostacolo tra gli studenti e il loro obiettivo. Obiettivo che negli anni è diventato sempre più difficile da raggiungere, poiché il notevole aumento degli iscritti al test che è stato registrato nelle ultime sessioni ha alzato nettamente il livello necessario per venire ammessi. Per questo, è diventato fondamentale prepararsi in maniera metodica e approfondita, spingendosi oltre le conoscenze e le nozioni di matematica che vengono insegnate a scuola. In questo articolo presentiamo quali sono secondo noi i passaggi più importanti da seguire per prepararsi al meglio al test d’ingresso in Bocconi, che vanno dalla durata del periodo di preparazione alla tipologia e quantità di esercizi da svolgere per affinare le proprie capacità. 

Conoscere il test

In primo luogo, e non è mai banale ripeterlo, occorre conoscere a memoria la struttura del test; questo passaggio può essere svolto semplicemente informandosi sul sito della Bocconi (potete trovare qui tutte le informazioni e risorse messe a disposizione dall’università, che per semplicità vi riassumiamo nel prossimo paragrafo). Come molti di voi sapranno già, il test dura 75 minuti ed è composto da 50 domande a scelta multipla con cinque opzioni, una sola delle quali è corretta. Le domande sono divise in quattro macro-aree:
  • Comprensione del testo (11 domande). Solitamente vengono presentati 4 testi di media lunghezza, ognuno dei quali è associato a 1-4 domande. Si tratta di esercizi di comprensione del testo, in cui sono sempre contenute le informazioni necessarie per rispondere ai quesiti
  • Pensiero critico (5 domande). Quesiti a carattere matematico che sono tuttavia risolvibili senza l’ausilio di formule tramite ragionamento razionale e capacità di selezionare e analizzare le informazioni date
  • Matematica (28 domande). Questa tipologia di esercizi comprende molti degli argomenti di matematica che vengono affrontati al 3° o 4° anno di scuola superiore. In questo caso è richiesta la conoscenza di alcune formule e nozioni di base (non vengono chiesti invece argomenti avanzati come quelli affrontati all’ultimo anno nei licei scientifici)
  • Ragionamento Numerico (6 domande). Il “critical thinking” riguarda la capacità di concettualizzare, applicare, analizzare, sintetizzare e/o valutare attivamente e abilmente le informazioni. Verrà messa alla prova la capacità dei candidati di comprendere ed interpretare il significato di un testo, trarne delle conclusioni o escluderne implicazioni in base alle sole informazioni in esso contenute (esplicitamente o implicitamente).
È poi sempre bene sapere come viene calcolato il punteggio del test. Ognuna delle 50 domanda vale un punto, che viene ovviamente assegnato se si indica l’unica opzione corretta. Bisogna però fare attenzione al fatto che in caso di risposta errata vengono sottratti -0,2 punti (Fanno eccezione alcuni quesiti dell’area di “pensiero critico” che prevedono tre opzioni di risposta e dunque comportano una penalizzazione di -0.33), rendendo così possibile, in teoria, prendere un punteggio negativo al test. Sono 0 i punti che vengono invece assegnati soltanto se la risposta è lasciata in bianco: questo implica che se non siete sicuri di una risposta potrebbe essere meglio lasciarla piuttosto che tirare a indovinare!

Conoscere sé stessi

Conoscere la struttura del test rappresenta uno degli step fondamentali per poter iniziare una preparazione efficace in vista del test. Questo diventa ancora più utile se unito a un’ottima conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza rispetto ai diversi argomenti e alle varie tipologie di esercizi che possono uscire nel test; infatti, la conoscenza delle vostre abilità rappresenta il secondo punto fondamentale da valutare prima di iniziare la preparazione vera e propria. Come potrete intuire, capire dove si è più forti permette di concentrare la propria preparazione in altre aree, così da poter affrontare, comprendere e risolvere un numero più elevato possibile di quesiti. Uno dei migliori modi per valutare la propria “predisposizione” al risolvere le diverse domande è svolgere degli esercizi più vari possibili e analizzare in quali aree si commettono più errori. Per far questo, la Bocconi mette a disposizione sul proprio sito un Mock Test completo con le soluzioni (in alternativa, nella sezione “Materiale Gratuito” del nostro sito in alto potete trovare la stessa simulazione senza risposte, con le nostre correzioni commentate in un file separato). Questa simulazione può essere usata per capire quali sono le parti che vi mettono più in difficoltà, cosa che senza confrontarsi con degli esercizi veri e propri sarebbe molto difficile fare. Inoltre, la simulazione permette di valutare altri fattori rilevanti nel test, come la gestione del tempo o degli errori di distrazione. Infatti, sfortunatamente riuscire a completare tutto il test senza errori in tre ore non garantisce di passare il test (anzi!), mentre sottovalutare un numero troppo alto di errori di distrazione può rivelarsi fatale.

Come strutturare la preparazione

Conoscere i propri limiti permette di concentrarsi dove ce n’è più bisogno. Tuttavia, non dovete mai dimenticare che nella stragrande maggioranza dei casi una buona preparazione è una preparazione il più completa possibile. Ma come strutturare una preparazione che sia al contempo completa e che permetta anche di colmare eventuali lacune? In primo luogo, occorre fare una distinzione tra le conoscenze teoriche e quelle pratiche che vi verranno richieste nel test. Nel test di ammissione in Bocconi, infatti, vengono verificate prevalentemente la vostra abilità nel risolvere esercizi e problemi; vi viene quindi richiesto di mettere in pratica quanto appreso a scuola e applicarlo a determinate situazioni. In un certo senso, la teoria passa in secondo piano, poiché qualunque strada vi permetta di arrivare alla soluzione corretta è ugualmente valida. In ogni caso, la conoscenza di una base di teoria è fondamentale per molti quesiti: ad esempio, il programma di alcune scuole non include lo studio dei logaritmi, che rappresentano però una parte fondamentale tra gli argomenti del test. Dunque, prima di potersi dedicare interamente alla pratica occorre assicurarsi di possedere un’infarinatura di teoria per tutti i principali argomenti che possono uscire al test (potete trovare qui l’elenco dei nostri 15 moduli di teoria, che costituiscono un ottimo e completo esempio degli argomenti da conoscere in vista del test).

La pratica

Purtroppo, data la tipologia e la vasta quantità di argomenti da studiare e/o ripassare, concentrarsi solo sulla teoria non è possibile. Inoltre, come già detto, il test di ammissione in Bocconi è prevalentemente un test pratico, il che significa che il modo migliore per prepararsi al test è svolgere quanti più esercizi possibili. La risoluzione di esercizi (presi dal nostro manuale o da altri eserciziari) garantisce numerosi benefici in vista del test, come ad esempio:
  • riduce la probabilità di ritrovarsi totalmente impreparati di fronte a una domanda
  • aiuta ad apprendere automatismi che facilitano la risoluzione di quesiti (come ad esempio tecniche di calcolo a memoria/in colonna)
  • aiuta a velocizzare la risoluzione di esercizi che si sanno già risolvere
  • riduce il numero di errori di distrazione
  • permette di migliorare la gestione dello stress e dell’ansia
  • aiuta a consolidare le conoscenze di teoria già possedute
La chiave per affrontare al meglio il test di selezione risiede quindi nello svolgere il maggior numero di esercizi possibile. Per questo, noi di TestWeCan mettiamo a disposizione un manuale in cui potete trovare una vasta gamma di esercizi (accompagnati da capitoli di teoria) per le diverse macro-aree e i principali argomenti che possono uscire nel test: 30 esercizi per ognuno dei 15 moduli, divisi per livello di difficoltà, più una simulazione completa del test. Inoltre, offriamo anche corsi in aula o online (sia di gruppo che individuali) che permettono sia un ripasso di teoria per chi ne avesse bisogno che una grande attenzione alla pratica, suddivisa per argomento, per chi avesse invece una base di teoria più solida.

Il tempo

Infine, una preparazione completa significa anche dare il giusto peso a uno dei fattori più sottovalutati durante il test: il tempo. In media, avrete meno di 1 minuto e 30 secondi per risolvere ogni esercizio (anche se ovviamente alcuni esercizi richiedono necessariamente più tempo di altri); e dato il livello di difficoltà medio dei quesiti, risolvere tutte le 50 domande nel tempo stabilito risulta essere quasi impossibile. Allenarsi per avere il tempo dalla propria parte è dunque fondamentale. Per far questo, con l’avvicinarsi della data del test è bene introdurre anche questa ulteriore difficoltà. Risolvere esercizi cercando di rimanere nel tempo previsto (ad esempio, risolvere un blocco di dieci esercizi in 15 minuti) aiuta a rendersi conto di quanto (poco) tempo avrete al test. Ancora meglio è avere a disposizione una simulazione da svolgere nei 75 minuti previsti (anziché spezzettarla in più sessioni, o risolverla senza guardare il tempo). Per questo, noi organizziamo pochi giorni prima di ogni sessione una “Giornata di Rifinitura”, in cui viene svolta una simulazione inedita di gruppo, rispettando tutte le caratteristiche del test d’ammissione (potete trovare qui tutte le informazioni), così da abituarsi, tra le altre cose, alla gestione del tempo.

In sintesi

In conclusione, possiamo riassumere i passaggi più importanti della preparazione al test in quattro fasi, da eseguire in ordine cronologico:
  1. Familiarizzare con il test, capirne la struttura e le tipologie di domande in modo da scoprire quali sono le parti per voi più facili e quali invece quelle più difficili
  2. Ripasso di teoria per le aree in cui avete più difficoltà o che non conoscete, unita a una buona dose di esercizi su tutti gli argomenti
  3. Introduzione del tempo e svolgimento di numerosi esercizi su tutti gli argomenti
  4. Rifinitura (pochi giorni prima del test) e, se possibile, svolgimento di simulazioni complete nel rispetto del formato dell’esame
Le tempistiche con cui questo piano va eseguito variano in base a diversi elementi: siete voi che dovete valutare quanto tempo avete bisogno di dedicare alla preparazione. Indicativamente, possiamo suggerire di iniziare a familiarizzare col test con un mese di anticipo, e arrivare agli ultimi due punti a distanza di una/due settimane dal test. Allo stesso modo, anche la quantità di ore dedicate varia da persona a persona, in base alle proprie capacità e agli impegni personali. Quello che dovete sempre tenere a mente è che sfortunatamente il test non è semplice, e quindi per assicurarsi di svolgere un buon test occorre lavorare sodo e con continuità, senza tralasciare nessun passaggio.   Speriamo che questa nostra guida possa esservi utile, e che vi spinga a mettervi d’impegno nella preparazione al test di ammissione in Bocconi in modo da sostenerlo al massimo delle vostre capacità, indipendentemente dal risultato finale. Se avete bisogno di altri consigli sulla preparazione non esitate a contattarci sulle nostre pagine Facebook e Instagram o via mail attraverso il nostro sito. Noi facciamo sempre il tifo per voi, e speriamo di vedervi tutti un giorno in Bocconi!

Crediamo in un modo migliore di apprendere e di insegnare, più coinvolgente e basato sulla formazione tra pari.

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