Anche quest’anno, con l’avvicinarsi del test di medicina, migliaia di ragazzi cominciano a porsi la stessa fatidica domanda: “Cosa posso fare se dovesse andar male?”.
I piani B possibili sono molti, ma per chi conosce l’inglese, esiste un’ulteriore via (via che per alcuni potrebbe anche rappresentare il piano A): l’IMAT.
IMAT (International Medical Admission Test) è il test di ammissione per corsi di medicina in inglese delle università pubbliche. È generalmente preparato dal Cambridge Assessment, la stessa organizzazione che ha preparato il test di medicina in lingua italiana dal 2013 al 2015 ed i test Humanitas (fino al 2019), e si terrà il 9 settembre.
Il test IMAT segue gli stessi meccanismi del normale test di medicina, sia per quanto riguarda il processo di iscrizione che per la graduatoria. Anche qui infatti si ha una graduatoria nazionale, che però è separata da quella di medicina ed odontoiatria.
Le sedi per cui è possibile competere per questo test sono:
- l’Universià degli Studi di Bari
- l’Università degli studi di Bologna
- l’Università degli studi di Messina
- l’Università degli studi di Milano
- l’Università degli studi di Milano Bicocca (la sede Imat è a Bergamo)
- l’Università degli studi di Napoli “Federico II”
- la seconda Università degli studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”
- l’Università degli studi di Pavia
- l’Università degli studi di Padova
- l’Università degli Studi di Roma Sapienza
- l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
- l’Università degli studi di Siena (solo per odontoiatria)
- l’Università degli studi di Torino