Prepararsi al test se la matematica non è il vostro forte

Come qualsiasi test d’ingresso universitario, il test Bocconi mette certamente ansia agli studenti che vi si approcciano. Non importa quanto vi siate esercitati o quale sia la vostra preparazione al liceo; sono sicuro che, se ci tenete ad entrare in Bocconi, la maggior parte di voi non affronterà il test come se fosse una piacevole passeggiata. Da studente Bocconi del secondo anno, in questo articolo voglio condividere la mia esperienza e darvi qualche dritta sulla preparazione al test, specialmente se – come nel mio caso – la matematica non è proprio il vostro forte. Quando ho deciso di prepararmi per il test Bocconi, la mia preparazione in materie quantitative non era sicuramente delle migliori. Infatti ho frequentato un liceo classico, per definizione meno incentrato sulla matematica rispetto ad altri istituti. Aggiungendo al ridotto programma di matematica nel mio liceo anche diversi problemi che la mia classe ha avuto con il professore di matematica – che si è dovuto assentare quasi per l’intero quarto anno -, vi lascio immaginare quanto per me il test Bocconi sembrasse un ostacolo insormontabile quando, alla fine del quarto anno, decisi di provarlo. Dopo essermi preparato al test, quello che ho imparato è che una strategia vincente sta nel fare esercizi su esercizi. Le basi teoriche di matematica non sono fondamentali per superare il test. Il test Bocconi, infatti, non vuole testare le vostre conoscenze, ma piuttosto come le applicate. Gran parte degli esercizi del test sono infatti meccanici. Mentre mi preparavo, quindi, basavo il mio studio quasi interamente sulle simulazioni del test. Completavo una simulazione, trovavo gli errori e mi esercitavo in modo più mirato sugli argomenti o tipologie di esercizi che proprio non mi entravano in testa. Fatto ciò, riprovavo a cimentarmi in una simulazione, per poi ripetere lo stesso processo fino alla nausea. Mi rivolgo quindi agli studenti del classico e non, che – come me – possono essere terrorizzati dalla componente matematica del test. Ecco alcuni consigli preziosi, che spero possano motivarvi.

NON ARRENDETEVI SENZA NEANCHE PROVARCI

Il test di selezione non esclude nessuno in partenza, non lasciatevi condizionare da possibili lacune o debolezze in matematica. Se ne avete, non lasciatevi intimorire: se io sono riuscito a riempirle può farcela chiunque!

NON SOTTOVALUTATE IL TEST

È vero: il test di selezione non esclude nessuno, ma premia solo chi si mette d’impegno. Anche con una buona preparazione teorica, il test richiede una manualità e velocità nel risolvere gli esercizi che non potete acquisire se non vi esercitate. Le simulazioni e gli esercizi di prova sono una risorsa preziosissima per prepararsi al test, che – nel mio caso – mi hanno permesso di passarlo all’Early Session.

CONCLUSIONE

Se pur questo articolo possa sembrare banale ad alcuni di voi, spero soprattutto che vi abbia motivato ad affrontare il test con più grinta. Ricordatevi: in Bocconi la determinazione e l’impegno sono sempre premiati, e questo si vede già dal test.

Crediamo in un modo migliore di apprendere e di insegnare, più coinvolgente e basato sulla formazione tra pari.

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