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19 febbraio 2022
3 minuti di lettura
Giurata eterna amicizia agli amici del liceo, ogni studente fresco di maturità (e fresco di test d’ammissione) si accinge ad affrontare un percorso totalmente nuovo ed altrettanto avvincente: l’università. Libri pesanti, camici e tirocini rendono unica la carriera in ateneo, a cui si aggiunge una maggiore autonomia nello studio. Per questo l’università rappresenta un mondo totalmente nuovo in cui confrontarsi e conoscere tante nuove persone. Ma quali sono le differenze tra lo studiare al liceo e all’università? Ammesso che avere un buon liceo alle spalle dia le giuste basi per una discreta organizzazione del tempo, dimentichiamoci interrogazioni, verifiche e scadenze a breve termine. L’università è divisa in semestri o trimestri, durante i quali si frequentano i corsi dei vari professori. Al loro termine si è chiamati a dimostrare competenze e conoscenze acquisite. Per questo è necessario per lo studente avere buone capacità di organizzare il proprio tempo durante i corsi in vista degli esami. All’esame, infatti, si è giudicati in base alla performance ancora di più che al liceo, dove i professori conoscono bene carattere e capacità dello studente che hanno di fronte: varcata la soglia dell’università si è un numero di matricola e i professori raramente conoscono il tuo nome e cognome (e spesso, diciamocelo, è anche un bene). Un’altra caratteristica del frequentare l’università è che si infittisce lo scambio di appunti, di dispense e di suggerimenti anche tra studenti di anni diversi. Nascono gruppi di studio e di lavoro che assumono una forma totalmente nuova rispetto a quelli del liceo (la parola sbobine entrerà nel vostro linguaggio quotidiano fino a che non la odierete). Tra universitari si condivide il pomeriggio al parco a studiare e a prendere il sole, la mattina libera in biblioteca (la mattina libera?? Quale??), la casa se si è fuorisede, il pranzo e – perché no – anche la serata al pub. (leggere questo nel 2022 fa scendere una lacrimuccia, ma tutto questo prima o poi tornerà!) Ma soprattutto, insieme ai vostri futuri colleghi, avrete la fortuna di poter condividere esami, lacrime (tantissime, le patologie dei condotti lacrimali intasati saranno all’ordine del giorno), gioie (poche, ma intense), giornate intere sulle sbobine di cui prima, notti intere sulle stesse sbobine su cui rigorosamente rovescerete il caffè ormai freddo che però ancora trangugiate perchè si, quella caffeina è l’unica cosa che ancora vi permette di capire che stiamo parlando di centrioli, e non di cetrioli. Ecco, lo so che messa giù così probabilmente starete pensato “emm… no. Grazie”. Ma vi posso assicurare, per esperienza vissuta, vissutissima, che nella vita nulla unisce di più di quel disagio. E se tanto mi dà tanto, ora, leggendo queste parole, un piccolo mezzo sorriso vi è comparso sulla rima labialis laterale sinistra. Perché già lo avete provato sulla vostra pelle, con i vostri amici di sempre. L’università sarà solo un nuovo mondo, per incontrarne molti altri nuovi, che vi cambieranno la vita, a volte salveranno anche, e con cui è altamente probabile che tesserete relazioni che dureranno molto più a lungo di qualsiasi periodo universitario. In conclusione, la differenza principale tra il liceo e l’università è che si è lasciati al proprio destino e per cavarsela bisogna imparare ad organizzarsi. Questo è fondamentale anche per poter avere altre attività oltre allo studio. Non rimpiangere il liceo: l’università ti riserva ancora molte piacevoli sorprese.
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