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20 novembre 2024
5 minuti di lettura
A partire dal 2025, l’accesso a Medicina potrebbe cambiare. Se segui l’argomento o se solo ci segui sui social (se non lo fai male, corri subito sul nostro profilo Instagram!) sai che dal 2025 potrebbe essere introdotto il cosiddetto semestre filtro.
Sarà quindi un percorso iniziale ad accesso libero e aperto a tutti. Ma…Come funzionerebbe esattamente questo sistema? Quali sono le criticità e le opportunità?
Ecco tutto quello che devi sapere sul nuovo processo di accesso e quindi sul semestre filtro.
Ma ferm*: se ancora non sai di cosa stiamo parlando oppure vuoi un recap su tutto quello che sta succedendo al Test di Medicina 2025, leggi il nostro articolo completo.
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Come dicevamo, in Parlamento si lavora da mesi per una riforma del test 2025 e la tradizionale prova d'ingresso a Medicina potrebbe essere sostituito da un semestre iniziale a iscrizione libera.
Facciamo però una premessa. Lo abbiamo detto tante volte nei nostri articoli e sui nostri social: il numero chiuso non verrà abolito (anzi...abbiamo scritto un articolo a riguardo).
Questo semestre sarebbe aperto a chiunque desideri intraprendere questo percorso e richiederà agli studenti di affrontare un certo numero di esami in discipline chiave dell'area medico sanitaria, utili per stabilire una graduatoria nazionale.
La selezione avverrà quindi in modo graduale: alla fine del semestre, solo i migliori studenti – selezionati sulla base del merito accademico e dei crediti formativi universitari (CFU) acquisiti – potranno proseguire nel secondo semestre del corso di Medicina. Questo sistema punta a ridurre il fattore casualità legato ai test di selezione tradizionali e a valutare invece l’impegno e le capacità dimostrate dagli studenti durante i sei mesi di studio.
Uno degli aspetti più delicati di questa nuova modalità di accesso riguarda la diversità dei criteri di valutazione tra i diversi atenei italiani. Se da un lato il semestre filtro mira a valutare gli studenti in modo più equo e meritocratico, dall’altro si rischia di incorrere in notevoli disparità.
Infatti, ogni università gestirà autonomamente gli esami del semestre filtro, e questo potrebbe portare a differenze nel modo di valutare i voti. Ad esempio, un “30 e lode” ottenuto all’Università di Milano potrebbe non essere equivalente a un “30 e lode” ottenuto a Palermo o Pisa. Ogni ateneo potrebbe adottare scale di valutazione, criteri di correzione e approcci didattici diversi, creando disuguaglianze tra gli studenti che provengono da università differenti.
Per affrontare questo problema, è in discussione l'introduzione di linee guida uniformi per la valutazione degli esami e una formazione specifica per i docenti, mirata a ridurre le discrepanze tra atenei. Un’altra proposta consiste nell’adozione di un esame finale centralizzato, che fungerebbe da elemento comparativo a livello nazionale, attenuando l’impatto delle valutazioni locali. Tuttavia, implementare questi sistemi richiede risorse, tempo e una coordinazione nazionale efficace, e rimane aperta la questione su come sarà possibile garantire un livello di equità accettabile.
Una delle novità più interessanti del semestre filtro è la possibilità per gli studenti di sfruttare i crediti formativi acquisiti anche se non superano la selezione per proseguire in Medicina.
In altre parole, il lavoro fatto durante il semestre non sarà sprecato. Gli studenti potranno infatti utilizzare i crediti per iscriversi ad altri corsi di laurea in ambito biomedico o scientifico, come Biologia, Biotecnologie o Scienze Infermieristiche.
Questo aspetto del semestre filtro rappresenta una grande innovazione rispetto al sistema attuale, dove non superare il test d’ingresso implica spesso il dover aspettare un anno intero prima di riprovare, oppure il dover optare per altri corsi senza alcun vantaggio accademico immediato. In questo modo, la riforma mira a garantire un “piano B” più solido e ad agevolare l’orientamento verso discipline correlate a Medicina.
Non superare il semestre filtro per accedere a Medicina, a quanto pare non significherà dover ricominciare tutto da capo o aver buttato del tempo.
Come dicevamo, si accumulano dei crediti durante questi mesi e potrebbero essere riconosciuti in altre facoltà dell’area scientifica e sanitaria.
Non sappiamo ancora quali da indicazioni del Ministero ma ecco le principali alternative.
Gran parte delle materie del semestre filtro, come Chimica e Biologia, sono condivise con il piano di studi di Farmacia. Questo significa che i tuoi crediti potrebbero essere trasferiti, permettendoti di continuare senza perdere tempo prezioso. Farmacia è un percorso che unisce la ricerca al contatto con i pazienti, con sbocchi in ambito farmaceutico, cosmetico e nutraceutico.
Le materie di base del semestre filtro, come Biologia e Chimica organica, trovano una corrispondenza diretta nei corsi di Biologia e Biotecnologie. Entrambe le facoltà ti permettono di proseguire in ambiti scientifici legati alla ricerca, alla diagnostica o all’innovazione tecnologica. È una valida opzione per chi desidera lavorare nel campo delle scienze della vita.
Scopri tutto sul TOLC-B e sugli sbocchi lavorativi di queste facoltà nel nostro articolo .
Se il tuo obiettivo è lavorare al fianco di medici e pazienti, i corsi di laurea nelle professioni sanitarie, come Infermieristica, Fisioterapia, Tecniche di laboratorio biomedico o Tecniche di radiologia, accettano spesso crediti legati alle materie scientifiche del semestre filtro. Sono percorsi con una forte componente pratica e ottimi sbocchi lavorativi.
Puoi scoprire tutto sul percorso e su quali sono le principali professioni sanitarie in questo articolo del nostro blog.
Se è vero che il semestre filtro rappresenta un cambiamento per il sistema di accesso a Medicina, comporta come sempre dei pro e contro sensibili. Vediamone qualcuno insieme.
La possibilità di selezionare gli studenti in base a una valutazione più ampia rispetto a un singolo test nasce con lo scopo di andare nella direzione di una meritocrazia più autentica, basata sull’impegno e sulle capacità dimostrate nel corso del semestre.
D’altra parte, le sfide legate all’omogeneità dei criteri di valutazione, alla formazione dei docenti e all’introduzione di un eventuale esame centralizzato rappresentano ostacoli significativi. Il rischio è che l’obiettivo di equità non venga pienamente raggiunto, portando a nuove disuguaglianze e a una complessità di gestione notevole.
Introduzione
Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale
Come funziona (anzi funzionerebbe) il semestre filtro?
Semestre filtro: sfide e criticità
Le opportunità del Semestre Filtro: cosa succede se non superi la selezione?
Quali sono le facoltà in cui è possibile usare i crediti formativi?
Farmacia
Biologia e Scienze Biotecnologiche
Professioni sanitarie
Pro e Contro del Semestre Filtro
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