Cosa fare dopo laurea in medicina

Tutto quello che puoi fare dopo una laurea in medicina

Cosa posso fare dopo la laurea in medicina? 

Oggi proviamo a rispondere a tutti i tuoi dubbi che può avere un qualsiasi studente di medicina al termine del suo percorso di studi o magari chiunque stia valutando di intraprendere la laurea in medicina.

Partiamo da un presupposto molto importante: una laurea in medicina apre le porte a un’ampia gamma di possibilità professionali, sia nel settore sanitario che in altri ambiti.

Esploreremo insieme alcune delle opzioni di carriera più comuni, ma scopriremo anche cosa si può fare con una laurea in medicina senza specializzazione.

 

 

Cosa si può fare solo con la laurea in medicina senza specializzazione?

Una laurea in medicina è un traguardo significativo che apre molte porte nel campo della sanità. Spesso la prima associazione che si fa è alla specializzazione. Tuttavia, non tutti i medici scelgono di iscriversi presso una scuola di specializzazione dopo la laurea.

Infatti, nel 2020 è stato abolito l’esame di stato e la stessa laurea in medicina ha valore abilitante.

Per poter esercitare la professione di medico, il medico neo-abilitato deve:

  • Iscriversi all’Ordine Professionale dei medici nella provincia di residenza
  • Iscriversi all’ENPAM tramite l’ordine
  • Creare una PEC Posta Elettronica Certificata
  • Stipulare una polizza assicurativa di Responsabilità Civile Professionale (RCP)
  • Richiedere alla propria ASL le credenziali per la ricettazione elettronica (nel caso di attività che la prevedano)
  • Richiedere al proprio ordine le credenziali per la certificazione di malattia (nel caso di attività che la prevedano)
  • Richiedere all’INPS le credenziali per le certificazioni telematiche (nel caso di attività che la prevedano)

Senza dimenticare che il medico neo-abilitato senza specializzazione dovrà sempre portare con sé: timbro (con n° di iscrizione all’ordine), fonendoscopio, saturimetro e sfigmomanometro, otoscopio, termometro, siringhe di varie misure, laccio emostatico, disinfettante, garze, cerotti e ricettario bianco per le ricette.

Ma che cosa può fare un medico neo-abilitato senza specializzazione nel concreto? Vediamolo subito cosa può fare un medico neolaureato con abilitazione!

 

Sostituire medici di base e pediatri

Dopo aver conseguito la laurea in medicina ed esserti abilitato alla professione medica tramite l’iscrizione all’Ordine dei medici, verrai inserito in una graduatoria tramite la quale potrai essere contattato da un medico base o da un pediatra per sostituirli durante i giorni di assenza.

Le sostituzioni sono un’opzione molto ambita perché molto formativa: potrai infatti fare diagnosi, interpretare esami e prescrivere terapie. Senza dimenticare che le sostituzioni sono facilmente conciliabili con la scuola di specializzazione.

Il calcolo del compenso di un sostituto è regolato dall’allegato C dell’Accordo Collettivo Nazionale e dipende da 3 fattori principali:

  • il titolo che possiedi
  • il numero di giorni in cui hai effettuato le sostituzioni
  • lo stipendio del medico di base o del pediatra che stai sostituendo

Per un periodo di sostituzione < 30 giorni: lo stipendio verrà corrisposto al medico di base che lo trasferirà a te con una ritenuta d’acconto.

Se invece il periodo di sostituzione > 30 giorni: lo stipendio ti sarà corrisposto direttamente.

Tale compenso ed è pari al 70% di 40,05 €, ovvero 28,035€ * N° pazienti in carico al MMG / 365.

Inoltre, da dicembre a marzo si guadagna un 20% in più, da giugno a settembre un 20% in meno, mentre ad aprile, maggio, ottobre e novembre non vi sono variazioni.

Sono anche previste prestazioni aggiuntive, per le quali è previsto un compenso a parte.

 

 

Lavorare come guardia medica in servizi di continuità assistenziale

Il servizio di continuità assistenziale, ovvero l’ex guardia medica, si occupa di fornire assistenza sanitaria durante le fasce orarie in cui medici base (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS) non sono operativi, ovvero nei giorni feriali dalle 20 alle 8 e nei giorni festivi dalle 10 del prefestivo alle 8 del post festivo.

Ma come diventare guardia medica con una laurea in Medicina? È molto semplice!

Si tratta di un sistema pubblico, gestito dalle regioni mediante le ASL e organizzato sul territorio in presidi di continuità assistenziale.

In caso di carenza di medici di famiglia titolari (con diploma da MMG o equipollente) le ASL ricorrono a sostituzioni a tempo determinato di massimo 3 mesi, emanando uno o più bandi all’anno con una graduatoria specifica a cui il medico neo-abilitato può partecipare.

Un medico di continuità assistenziale si occupa principalmente di fare visite ambulatoriali, visite domiciliari e consulenze telefoniche.

Si possono anche prescrivere farmaci, rilasciare certificati di malattia, eseguire constatazioni di decesso, realizzare ASO e TSO, proporre il ricovero in ospedale, ma non richiedere esami di laboratorio o indagini strumentali o effettuare prestazioni infermieristiche.

…Diventa quindi fondamentale saper riconoscere le situazioni di urgenza ed emergenza e attivare il 118!

Per garantire un’assistenza più rapida e adeguata al paziente è prevista anche la possibilità di eseguire prestazioni di particolare impegno professionale (es. punti di sutura o vaccinazioni), retribuite a parte, se rientrano nelle proprie competenze.

Quanto viene pagata la continuità assistenziale?

La guardia medica viene pagata a seconda della regione in cui viene svolto il servizio e solitamente ha un compenso di circa 20 €/h netti.

 

 

Altre opzioni lavorative per un medico neo abilitato non specializzato

Con una laurea in Medicina se non hai intenzione di fare la specializzazione puoi anche:

  • Lavorare al pronto soccorso o come medico per eventi sportivi, fiere, manifestazioni.
  • Lavorare come medico per le assicurazioni o per istituzioni pubbliche come carceri, Croce Rossa e protezione civile.
  • Diventare medico militare, medico dell’INPS o dell’INAIL.
  • Effettuare prelievi nei laboratori di analisi privati o convenzionati o presso associazioni per donazione del sangue.
  • Svolgere attività bandite dalle ASL o dalle ASO per progetti a scadenza.
  • Tenere corsi di Primo Soccorso per la sicurezza sul lavoro.
  • Lavorare come medico per l’assistenza su imbarcazioni, in villaggi turistici e in colonie per bambini.

 

 

Cosa significa scegliere la specializzazione dopo la laurea in medicina

Dopo aver conseguito la laurea in medicina, puoi scegliere di specializzarti in un determinato campo medico.

La scuola di specializzazione è un percorso di formazione post-laurea che permette ai laureati in medicina di acquisire competenze specialistiche in un determinato campo medico. Questo percorso di formazione dura generalmente da 4 a 6 anni, a seconda della specializzazione scelta.

Per accedere alla scuola di specializzazione, è necessario superare un concorso di ammissione su base nazionale, il concorso SSM.

I requisiti per partecipare al test SSM possono variare a seconda dell’università e della specializzazione desiderata. Solitamente, vengono valutati il curriculum accademico del candidato, il suo punteggio nel test di ammissione e, in alcuni casi, anche un colloquio.

Durante il percorso di specializzazione, hai la possibilità di essere inserito in un reparto ospedaliero o in una struttura sanitaria dove potrai applicare le conoscenze teoriche acquisite durante il corso di laurea.

Sotto la guida di medici specialisti, avrai l’opportunità di assistere e partecipare attivamente alle attività cliniche, acquisendo esperienza pratica e sviluppando competenze specifiche nel campo in cui ti stai specializzando.

Durante la specializzazione, dovrai frequentare corsi teorici e pratici, partecipare a stage, seminari e congressi. È anche previsto il superamento di esami e la presentazione di una tesi di specializzazione che attesti la capacità del candidato di svolgere in modo autonomo l’attività specialistica.

Una volta completata la scuola di specializzazione e superati tutti gli esami previsti, sarai ufficialmente un medico con il titolo di specialista nella sua area di competenza. Questo titolo ti permetterà di esercitare in modo autonomo e di lavorare come medico specializzato sia in strutture pubbliche che private.

Se sei interessato ad entrare in una scuola di specializzazione, puoi seguire uno dei nostri corsi di preparazione al test SSM!

 

 

Dottorato di ricerca: il post laurea in Medicina che non ti aspetti

Il dottorato di ricerca ti offre un’opportunità unica per approfondire la conoscenza in un ambito specifico della medicina. Avrai la possibilità di dedicarti a uno studio approfondito e dettagliato su un argomento di tuo interesse, esplorandone le ultime ricerche, le tendenze emergenti e le sfide attuali nel campo medico.

Ma non solo!

Fare un dottorato di ricerca dopo la laurea in medicina significa contribuire attivamente alla ricerca medica. Attraverso l’esecuzione di studi originali e innovativi, potrai scoprire nuove informazioni, sviluppare nuove terapie o procedure diagnostiche e avanzare nella comprensione di specifiche malattie o condizioni mediche.

La ricerca che conduci durante il tuo dottorato potrebbe avere un impatto significativo sulla pratica medica così da migliorare la salute e il benessere delle persone.

Infine, tieni ben presente come completare con successo un dottorato di ricerca nel campo della medicina ti conferirà un titolo accademico avanzato che attesta la tua competenza e il tuo impegno nella ricerca scientifica. Questo riconoscimento può aprirti molte porte professionali, come opportunità di lavoro in istituti di ricerca, ospedali accademici o industria farmaceutica.

Inoltre, il prestigio acquisito attraverso il tuo dottorato di ricerca potrebbe aumentare la tua visibilità nella comunità medica e creare opportunità di collaborazione con altri professionisti di spicco nel tuo campo.

Se anche tu vuoi approfondire questo mondo post laurea di medicina, ti suggeriamo di dare un’occhiata al progetto MSRA (Medical Science Research Academy), una community di ricercatori nata con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti un modo chiuso ed elitario come quello accademico.

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