“Secondo me, la chiave per passare il test sono gli esercizi, e soprattutto quelli più difficili. Perché se gli esercizi li sappiamo fare allora non ci stiamo allenando, mentre se non li sappiamo fare sì.”
Test di Medicina/Odontoiatria 2021 – Abbiamo condotto un intervista con Gabriele Acquaviva, che ha spaccato al test di odontoiatria.
Il 19enne di Foggia ci racconta della sua esperienza, e di come il suo approccio sicuramente schietto ma efficace gli abbia permesso di prepararsi a dovere, e svolgere il test senza intoppi. La mentalità no-nonsense ha fruttato al ragazzo un risultato di 56.8, tale da assicurarsi la 1° posizione nell’ateneo di Pavia per la facoltà di Odontoiatria.
Adoriamo la sua energia, è un fomentato.
Ciao Gabri, come va? Complimentoni per l’ottimo risultato al test, siam contenti sia andata come volevi. Intanto, prima di parlarci della tua esperienza, vuoi raccontarci un po’ di te, se hai qualche hobby?
Non ho un hobby preciso, diciamo che mi appassiono a ciò che capita sul momento, e lo faccio fin quando non mi stanco. Quando decido di fare una cosa, sono molto testardo. Io sin da piccolo volevo fare odontoiatria, quindi sapevo di dover fare il test, ecco.
Dritto al punto, come ti ricordavamo. Sapevi cosa volevi fin da piccolo, e quand’è che hai deciso di inseguire l’obiettivo?
Ho deciso di fare il test quando, da piccolo, mia mamma mi ha chiesto cosa volessi fare da grande. Io le ho detto il dentista, e diciamo che, più si andava avanti con l’età, più ho capito che era la strada giusta per me, quindi è ciò che ho sempre voluto fare.
Che favola, a quel punto poi quando hai iniziato a prepararti?
Ho iniziato a studiare per il test alle superiori, dato che ho sempre saputo di doverlo fare. Mi volevo preparare in anticipo però la rifinitura vera e propria l’ho iniziata un anno prima, soprattutto con biologia.
Perfettamente in orario. Quindi sei addirittura riuscito a farti un’estate normale o?
Quest’estate non sono andato in vacanza come al solito, infatti ho fatto solo due settimane di vacanza ad Agosto, al mare all’Ippocampo, vicino a Foggia. Sono stato con un mio amico che anche doveva studiare, però non abbiamo effettivamente studiato. Diciamo che ad entrambi è andata bene.
Certo, sappiamo bene come vanno le sessioni di studio con gli amici. Avevi fatto un piano di studi? E sei riuscito a seguirlo senza problemi?
Ho deciso di partire prima dalle materie più difficili, come ad esempio biologia e chimica, dato che sono molto più teoriche e per cui bisogna studiare veramente tanto. Poi sono passato a matematica e fisica, dato che sono materie nelle quali è molto più importante la pratica, ossia bisogna riuscire a svolgere l’esercizio, non tanto studiare bene bene la teoria. Infine, poco prima del test, ho fatto veramente un ripassone generale attraverso un sacco di esercizi. Infatti, secondo me, la chiave per passare il test sono gli esercizi, e soprattutto gli esercizi più difficili. Perché se gli esercizi li sappiamo fare allora non ci stiamo allenando, mentre se non li sappiamo fare ci stiamo allenando.
Non potremmo essere più d’accordo, si impara più dagli errori che dalle risposte corrette. Immaginiamo che tu sia arrivato carico a molla, il giorno del test?
Io non ho fatto solo il test statale, ma anche quelli per delle private. Quando ho fatto quelli, che erano prima della statale, ero abbastanza sereno, in quanto le private erano il mio piano B, quindi sono andato con la mentalità “lo faccio e poi vediamo come va”. Li ho fatti e li ho passati, quindi sono arrivato al test della statale con già un piano B, ed ero abbastanza tranquillo. Anche lì, ho semplicemente fatto il mio, sapevo di potercela fare e alla fine ce l’ho fatta.
Ce l’hai fatta davvero. Se dovessi parlare a qualcuno che il test non l’ha ancora fatto, che può essere una sfida per la motivazione, che consigli daresti?
Consiglio di mettercela tutta, perché alla fine è un evento importante che penso possa cambiare la vita delle persone. Quando si passa il test un po’ cambi, e quindi [consiglio di] mettere da parte anche un’estate, un anno, due anni, tre anni… e puntare sempre al raggiungimento dei propri obiettivi, soprattutto se è un test di medicina, che è qualcosa di veramente difficile, ma che quando lo passi ti gratifica in maniera immensa.
Senza dubbio la sicurezza che avevi acquisito attraverso lo studio ti deve aver aiutato. E ora che hai raggiunto un obiettivo, quali sono i prossimi, nella vita?
Questa è difficile, come domanda, è tutto molto idealizzato. Da grande vorrei avere il mio studio di odontoiatria. Però diciamo che i primi anni si lavora, perché dopo un po’ ovviamente saranno gli altri a lavorare per me, e io sarò lì a dirigere il tutto.
Bravo, vai a prenderti la grana. Ma a che punto del tuo percorso di studi hai acquisito la sicurezza che ora sembra distinguerti?
Prima di iniziare i corsi ero sicuramente un sacco ansioso, perché non sapevo bene ciò che mi aspettava il giorno del test, però grazie ai corsi ho anche acquistato un po’ di sicurezza. Secondo me la parte migliore dei corsi di Testbusters sono di sicuro gli esercizi, in quanto ho trovato esercizi veramente tanto difficili, che ti formano, e non esercizi che ho trovato ad esempio su altri libri , che io chiamo “esercizi della Chicco” perché sono esercizi facili. Per me, infatti, gli esercizi sono tutto, ed è ciò che veramente differenzia uno studio corretto da uno studio errato.
Hai ragione, per noi non c’è sensazione più motivante del risolvere un esercizio sui cui hai passato la mattinata, e magari che, una settimana prima, non avresti saputo fare.
Secondo me, il punto forte dei corsi Testbusters è il simulatore. Il simulatore è qualcosa che veramente ti aiuta ad imparare, perché gli esercizi che ho trovato lì non li ho trovati da nessun’altra parte. Sono proprio esercizi che, per farli, ci devi sbattere la testa, soprattutto chimica. Ritengo che, quest’anno, chimica sia stato il tallone d’Achille per molti studenti, però con il simulatore Testbusters è stata veramente una passeggiata, per me.
Siamo contenti ti abbia supportato nel raggiungere l’obiettivo, ci abbiamo lavorato sodo. A questo proposito, vuoi parlarci della tua esperienza con noi?
Ho fatto i corsi online. Nonostante ciò, una delle cose che più mi è rimasta dei corsi è la voglia che avevano i docenti di insegnarci qualcosa, e di farci arrivare al nostro obiettivo. Mi è rimasta talmente tanto, che anche io un giorno vorrò diventare un docente Testbusters, per aiutare i ragazzi e, magari, fargli raggiungere il loro obiettivo.
Beh, Gabri, saremmo onorati di averti con noi, questa volta dall’altra parte del banco. Se dovessi definire il tempo che abbiamo passato insieme con una sola parola, quale useresti?
Formativo.
No-nonsense, come abbiamo ormai imparato a conoscerti. Grazie mille per il tempo che ci hai concesso, non sai quanto ci fa piacere chiacchierare con gli ex alunni. Siamo convinti che i consigli che hai dato, e gli aneddoti che hai condiviso, saranno di valore per tutti i lettori che potrebbero essere nervosi riguardo all’esame, quindi grazie ancora davvero. Ti auguriamo il meglio nel futuro, e che tu possa smettere presto di lavorare e iniziare a dirigere.
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