Fotografia di Gaia Rota, prima classificata nell'ateneo di Milano Bicocca per il test di medicina in inglese

Test di Medicina: Come gestire l’ansia

“Io sono una persona ansiosa di mio, quindi ho iniziato presto a studiare.” Test di Medicina IMAT 2021 – A tu per tu con Gaia Rota, terza classificata al test di medicina IMAT. La giovane 19enne Bergamasca racconta di come lo studio le abbia permesso di evitare la trappola dell’ansia, e dare il proprio massimo al test. L’approccio emotivo corretto, complementare alla preparazione adeguata, le è valso il terzo posto in Italia, e primo nell’ateneo di Milano Bicocca per il test di Medicina IMAT, con un punteggio di 69,7. Immagine di Gaia Rota, prima classificata al test IMAT nella sede di Milano Bicocca Diamo un caloroso benvenuto a Gaia! Congratulazioni per il risultato clamoroso. Per iniziare l’intervista con lo spirito giusto, vuoi parlarci un po’ di cosa ti piace fare nel tempo libero?
Ultimamente non sto curando troppo i miei hobby, però mi piace leggere, uscire con le persone a cui voglio bene, il nuoto, e la corsa.
Ti auguriamo di tornare presto a goderti un po’ di meritato relax. A proposito, quest’estate sei riuscita a concederti un po’ di vacanza?
Allora, quest’estate sono andata in vacanza, perché sono andata al mare. Però, rispetto agli altri anni, è stato un po’ diverso perché, invece di stare 10h in acqua a nuotare, ho dovuto passare 10h sui libri. Scherzo, non 10h, però comunque era solo la sera che avevo del tempo libero e potevo uscire.
Se non altro ne è chiaramente valsa la pena. venendo al test, raccontaci un attimo di quando hai deciso che l’avresti dato.
Allora, ho deciso di sostenere il test perché, fin da quando ero piccola, ho sempre voluto fare medicina. Non so come mai avessi da sempre in mente che appunto medicina fosse la mia strada, però so che, fin da quando ero piccola mio nonno, quando leggeva libri su argomenti scientifici, me li spiegava; quindi mi ricordo che mi spiegava il DNA o il ciclo cellulare. Quindi credo sia stato lui a passarmi la passione per questi argomenti.
I nonni sono incredibili, li diamo troppo per scontati. Quand’è che hai iniziato effettivamente a prepararti? Tralasciando le ripetizioni che ti dava tuo nonno da piccola. 
Io sono una persona ansiosa di mio, quindi ho iniziato presto a studiare. Ho iniziato a rivedere gli argomenti di biologia, che sapevo essere il mio punto debole, sin dall’inizio della quinta. Quando magari non avevo tanto da studiare per il giorno dopo, riprendevo in mano i miei libri del liceo, perché ho fatto il liceo scientifico. Riprendevo in mano quei libri, li guardavo, studiavo un po’ e non ripetevo perché, siccome mancava un anno al test, ripetere non aveva senso. Poi, durante l’estate, ho fatto i corsi di Testbusters, e ho studiato materie come matematica, fisica, chimica, che comunque, avendo fatto un liceo scientifico, sapevo che erano il mio punto forte, quindi sapevo che potevo dedicargli meno tempo rispetto a biologia.
  È super utile essere così consci delle proprie forze e debolezze, aiuta un sacco con la pianificazione; tu ne hai fatta?
Non ho fatto nessun tipo di planning, perché non sono il genere di persona che pianifica in questo modo tutto. Però comunque avevo un’idea generale: sapevo che a biologia dovevo dedicare più tempo, perché era nozionistica ed era il mio punto debole, e le altre materie invece potevo lasciarle per ultime. Quindi avevo un’idea generale di quello che dovevo fare, delle mie scadenze. Però molto generale.
Con che mentalità hai affrontato lo studio?
Allora, il pensiero di affrontare il test era diciamo un incubo che provavo a non fare. Cioè, provavo a non pensare al fatto che avrei dovuto affrontare il test, cioè mi preparavo però, invece di essere ossessionata e di pensare sempre “Chissà cosa farò il giorno del test? cosa mi chiederanno?” e altre domande del genere, provavo a concentrarmi e a pensare cose come, per esempio, “Mi sto impegnando, mi sto preparando, andrà tutto bene”. 
Certo, l’incertezza ha un potere martellante sulle insicurezze, hai fatto bene a darti la carica. Lo studio ha sicuramente giocato un ruolo nel tuo cercar di rimanere composta, ci sei riuscita?
Comunque però l’ansia era tanta. Quando ho iniziato i corsi di Testbusters, siccome tutti i nostri professori, i professori che ci hanno insegnato e ci hanno accompagnato durante l’estate, sono studenti di medicina o di veterinaria, e comunque persone che hanno sostenuto questo genere di test, proprio gli abbiamo chiesto noi studenti quale fosse stata la loro esperienza.
Ti ricordi di qualche aneddoto in particolare?
E c’erano le esperienze più disparate. Quindi c’erano persone che non avevano mai creduto in loro stesse perché avevano fatto magari un tecnico invece di un liceo, o un liceo linguistico invece di un liceo scientifico. O persone che non erano mai  state proprio brave a scuola, o persone che invece erano state veramente brave quindi avevano paura di fallire. E quindi l’aiuto psicologico che ci hanno dato i professori è stato grandissimo, e dopo mi sentivo molto più rassicurata e pensavo che comunque, anche se non fossi riuscita a passare e coronare il mio sogno, la vita non finiva, avevo ancora un sacco di possibilità. E quindi ero molto meno in ansia, mi hanno aiutata tantissimo.
E, man mano, il test si è fatto alle porte. Ci vuoi raccontare di come hai vissuto la giornata?
Allora, il giorno del test non me lo ricordo completamente, mi ricordo solo dei pezzi proprio a causa dell’ansia. Però, per fortuna, io son potuta andare a Milano, dove ho sostenuto il test, insieme ad una mia amica. Quindi, mentre eravamo in macchina, ognuna rassicurava un po’ l’altra, nonostante comunque io abbia provato tantissima ansia. Se avete degli amici che vengono con voi nella vostra stessa sede, magari li avete conosciuti a dei corsi, magari di Testbusters, organizzatevi ed andate insieme, perché è un grandissimo supporto non essere da soli.
  Questo va assolutamente sulla nostra checklist di cose da fare, hai altri consigli per risparmiarci un po’ di lavoro?
Allora, non voglio essere scontata, però consiglierei Testbusters di sicuro, perché comunque mi son trovata benissimo. In generale, consiglierei di pensare proprio bene a quali sono i propri punti deboli, i punti di forza, proprio riguardo alle materie, e di dedicare il giusto tempo in base proprio alle necessità. Fare tanta pratica, come dicono sempre i nostri professori di Testbusters, e concentrarsi proprio sulle tipologie di esercizi che si sa che escono nei test.
A proposito dei nostri amati docenti, cosa pensi ti abbiano lasciato di più?
Allora, dell’esperienza Testbusters, e anche dell’esperienza generale del test, mi è rimasta una sensazione di supporto. Come ho detto prima, i nostri professori sono stati fantastici da quel punto di vista. Però, se devo parlare del test nello specifico, il fatto di aver sostenuto questo test, di averci messo così tanto impegno, e poi di aver avuto successo, mi ha lasciato un grande senso quasi di invincibilità. Adesso mi sento molto più sicura di me stessa, e so che un ostacolo, per quanto grande, se ci metto il giusto impegno e se capisco anche in che modo devo affrontare l’ostacolo (perché la strategia è molto importante) potrò farcela, potrò superare qualsiasi cosa.
Questo è esattamente il lato del test che cerchiamo di comunicare agli studenti, siamo stracontenti per te. A lungo termine, come pensi di fare uso di questa nuova fiducia nelle tue capacità?
Allora, medicina era il mio sogno, ed era il sogno su cui mi sono concentrata nell’ultimo anno. Però se dovessi magari andare un po’ più nello specifico, direi che mi piacerebbe essere una neurologa ma, siccome non ho ancora iniziato nessun tirocinio, poi non so quello che la vita ha in serbo per me. Però questo sarebbe il mio sogno, per adesso.
Non per gufartela, ma abbiamo visto tanti sogni dei nostri studenti avverarsi, negli anni. Riguardo ai corsi che hai fatto con noi, quali considerazioni hai?
Allora, rischio di essere fin troppo ripetitiva, però proprio l’idea di avere delle persone che sanno esattamente cosa stai passando, e sanno esattamente quali sono i trucchi, quali sono i metodi migliori per prepararsi, è comunque il principale punto di forza di Testbusters. Inoltre, avevamo dei gruppi Telegram, noi studenti con i professori, quindi potevamo sempre chiedergli aiuto, mandare gli esercizi che non sapevamo come risolvere, quindi la loro disponibilità era praticamente 24 ore su 24, perciò non eravamo mai soli nella nostra preparazione.
Potremmo dover rivedere il nostro sistema di pagamento dei docenti ad ore. Se dovessi riassumere tutti i tuoi pensieri sull’esperienza in una parola, quale useresti?
In una sola parola, l’esperienza in Testbusters è stata intensa. Perché i corsi sono intensi, dalla mattina alla sera, e anche il supporto che ricevi è intenso. Loro sono intensi in tutto quello che fanno, e intensi anche nel modo di esprimersi e di farti capire quanto ci tengono alla loro missione. Perché poi alla fine si vede che per loro, oltre che essere un lavoro, anzi più che essere un lavoro, è una missione, questo traspare veramente.
    Si conclude così l’intervista con la simpaticissima Gaia. Grazie tantissimo per il tuo tempo e il tuo entusiasmo nel raccontarci la tua esperienza e le tue considerazioni, siamo certi che un sacco di aspiranti studenti di medicina la troveranno più che utile. Ti salutiamo augurandoti il meglio in ogni tua futura iniziativa, ma sappiamo che non avrai bisogno di fortuna. Per chiunque fosse interessato a prepararsi con noi al test di Medicina e Odontoiatria, o Veterinaria, potete trovare maggiori informazioni sui nostri corsi di preparazione cliccando su questo link.
Buono studio!

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