Professioni sanitarie: il logopedista, il fisioterapista, l’infermiere e l’ostetrico

Logopedia

I logopedisti sono degli operatori sanitari specializzati nel trattare patologie riguardanti il linguaggio scritto, orale e di qualsiasi altro tipo. Poiché spesso questi disturbi sono causati da problemi fisici, psicologici o neurologici, i logopedisti si avvalgono spesso delle conoscenze di medici laringoiatri, neurologi, psichiatri e di altre figure del settore. I tre anni di studi sono tesi a specializzare l’operatore per cui si inizierà già da subito con materie dell’ambito e con i tirocini le cui ore andranno ad aumentare nel corso degli anni. La disposizione nel tempo delle varie materie affrontate cambiano da università ad università ma tendenzialmente il primo anno si affrontano le materie di base come biochimica, anatomia, fisiologia. Inoltre si affrontano anche materie già relative all’anatomia, psicologia e filosofia del linguaggio e altre materie propedeutiche come fisica e statistica, oltre a scienze mediche di base. Nel secondo anno le materie si specializzano maggiormente nell’ambito linguistico approfondendo i lati psicologici, neurologici, anatomici e medici. Il terzo anno si mette in relazione il linguaggio con le varie patologie che lo interessano.  

Fisioterapia

I fisioterapisti sono anch’essi operatori sanitari altamente specializzati che, però, si occupano di trattare le patologie e i sintomi relativi al movimento. Questo può voler significare andare ad agire su diversi apparati del nostro corpo quali l’apparato locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio, viscerale ed il sistema nervoso.  Il fisioterapista interviene in campo di Prevenzione, Cura e Riabilitazione, che può rendersi necessaria a seguito di traumi, operazioni, cattive abitudini posturali o motorie e può essere utile anche in casi di malattie congenite. I fisioterapisti possono lavorare sia autonomamente che in collaborazione con altre figure sanitarie, servendosi di ausili, protesi e ortesi appropriati al singolo paziente ed alla singola patologia o sintomo. Essere fisioterapisti può richiedere anche un notevole sforzo fisico in quanto, per certe patologie, è necessario accompagnare i movimenti di gambe e braccia del paziente, inabile nel svolgere da solo l’esercizio propedeutico.  L’obiettivo primario è garantire una presa in carico del paziente a 360° e, per fare ciò, il fisioterapista collabora con un team di medici quali ortopedici, cardiologi, neurologi e psichiatri, oltre a infermieri ed altri operatori sanitari. Il primo anno si inizia con materie di tipo scientifico come fisica e biochimica, altre di base medica come istologia ed anatomia. Si affrontano poi materie relative alla psicologia e alla medicina riabilitativa. Il secondo anno ci si concentra su materie di ambito neuro-motorio, medico e chirurgico di base. Al terzo anno si approfondiscono i metodi riabilitativi e si tratta anche medicina legale.  

Infermieristica

Gli infermieri sono gli operatori sanitari responsabili dell’assistenza di natura preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa.  L’infermiere è responsabile dell’identificazione dei bisogni del paziente, della pianificazione dell’assistenza e degli obiettivi da raggiungere o, ancora,  della somministrazione della terapia prescritta dal medico, valutandone gli effetti. L’infermiere non si relaziona solo col singolo paziente malato, ma anche con la sua famiglia, oltre che con la collettività, specie nell’ambito di interventi educativi. Infatti, l’assistenza che l’infermiere deve essere in grado di fornire non è solo di natura tecnica ma, in modo egualmente importante, anche di natura relazionale ed educativa.  Questo tipo di figura professionale è, tra le altre cose, il garante della corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche: questo compito richiede molta tecnica e capacità di autogestione, che deve essere propria di ciascun infermiere. E’ la figura sanitaria per eccellenza che affianca il medico nella cura del malato ed è al fianco di quest’ultimo per tutto il suo percorso clinico, dal ricovero fino alla sua dimissione. L’infermiere è parte integrante di un’equipe multidisciplinare che opera in modo sinergico per il bene del paziente, all’interno della quale ciascuno contribuisce con le proprie specifiche competenze: risulta quindi essenziale la capacità di lavorare in team. Il primo anno del corso ci si occupa di materie scientifiche di base, come nei corsi precedenti, e di altre propedeutiche: anatomia, patologia, fisiologia e igiene pubblica sono alcune di queste. Il secondo anno si affrontano discipline in ambito psicologico, che come abbiamo visto sono importanti per imparare a relazionarsi con i pazienti e le famiglie, oltre a farmacologia e materie cliniche di base. Il terzo anno si termina con infermieristica clinica, focalizzandosi sull’ area critica e organizzativa.Il tirocinio, presente fin dal primo anno in un cospicuo numero di ore vi permetterà di mettere piede in diversi reparti e di entrare fin da subito nel vivo della professione. Alcune università, inoltre, offrono corsi di laurea in infermieristica pediatrica, che ricalcano il percorso di studi sopra descritto ma si specializzano, fin dal primo anno, nell’assistenza infermieristica in ambito neonatologico e pediatrico.

Ostetricia

L’ostetrica/o è l’operatore sanitario che si prende cura della donna nella sua totalità, assistendola e consigliandola dal menarca alla menopausa, durante la gravidanza, il parto e il puerperio. Sebbene comunemente si pensi che la professione si limiti a seguire la donna in gravidanza per tutto il percorso di gestazione, compresi corsi di preparazione al parto e di informazione generale sulla gravidanza e l’allattamento, l’ostetrico/a ha anche il compito di promuovere l’informazione riguardo la fertilità, la sessualità e la prevenzione, nonché diagnosi precoce, di possibili patologie dell’apparato genitale femminile. L’ostetrica/o può lavorare in diverse strutture: in ospedale (in reparti e ambulatori di ginecologia e ostetricia), in consultorio, in casa, dove l’ostetrica/o è l’unica/o professionista presente che accompagna le donne in un’esperienza di parto più intima e fisiologica possibile e sul territorio come libera/o professionista in studi privati, nelle scuole e a domicilio.  L’obiettivo principale è quello di prendere in carico la donna in tutti i suoi aspetti e, per fare ciò, gli ostetrici collaborano con medici ginecologi, infermieri ed altri operatori sanitari. Il primo anno è molto simile a quello delle altre professioni sanitarie e comprende insegnamenti di natura scientifica, farmacologica, anatomica, patologica ed istologica, oltre che di igiene pubblica e di psicologia. Il secondo anno prevede insegnamenti riguardanti la sfera della salute dell’apparato genitale femminile, della gravidanza e del parto. Sono previste anche materie che riguardano la cura del neonato e la gestione post-natale. Gli insegnamenti del terzo anno hanno il compito di introdurre lo studente alle patologie relative alla gravidanza, al travaglio e al parto, oltre che alla loro prevenzione. 

Come avete visto sono tutte professioni che si occupano di un settore medico ben specifico e limitato. Grazie però alla loro alta specificità, al termine del corso, si è già abilitati all’esercizio della professione. Alla fine degli studi è possibile poi proseguire gli studi con master, corsi professionali o iscriversi al corso di laurea di secondo livello comune a tutte le professioni sanitarie che ha come obiettivo l’abilitazione all’insegnamento e al coordinamento (altamente consigliati). Dopo avervi esposto i principali corsi di professioni sanitarie vi invito a provare il test, sia che siate indecisi, sia come piano B (per coloro che sosterranno anche il test di medicina). Indipendentemente dalla professione sanitaria di per sé, questa potrebbe essere anche un’ottima alternativa per chi non volesse, o non potesse, perdere troppo tempo a inseguire medicina (o altre facoltà) rimanendo comunque in ambito medico-sanitario. Oltretutto tentare il test permette di aprirsi una nuova strada, darsi la possibilità di frequentare un corso universitario e avere l’occasione di vivere in prima persona, fin da subito, il mondo ospedaliero e sanitario in senso lato. La scelta di intraprenderlo arriverà dopo.

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