Test Medicina 2025: tre prove scritte da 45 minuti in ateneo

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Indice dell'articolo

Quanto dura il test?

Quanti appelli ci saranno?

Quante domande ci saranno? Di che tipo?

Come verranno valutate le prove?

Come funzionerà la graduatoria?

E chi non supera le prove?

Quali sono, quindi, le vere novità?

In sintesi:

Quanto dura il test?

La riforma del test di Medicina entra (finalmente) nel vivo: secondo le indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera il 28 maggio 2025, il nuovo semestre filtro prevede 3 prove scritte da 45 minuti ciascuna – una su chimica, una su fisica e una su biologia – da svolgere in ateneo, in contemporanea in tutta Italia.

Quanti appelli ci saranno?

Le prove si terranno in 2 appelli a distanza di 15 giorni.

Il primo sarà tra fine novembre e inizio dicembre 2025, a chiusura del cosiddetto semestre filtro che sta coinvolgendo le aspiranti matricole in tutta Italia.

Gli esami saranno rifiutabili e ripetibili al secondo appello.

Quante domande ci saranno? Di che tipo?

Le tre prove scritte saranno strutturate così:

  • 93 quesiti complessivi
  • 31 domande per materia, di cui 21 a scelta multipla e 10 a completamento

Come verranno valutate le prove?

Il punteggio sarà assegnato così:

  • risposta esatta: +1 punto
  • risposta sbagliata: -0,25
  • risposta non data: 0

Attenzione: si potranno ripetere le prove più volte (massimo tre tentativi in tre anni). Vale sempre il miglior punteggio ottenuto. Ciascuna delle 3 prove avrà il voto in trentesimi più la lode.

Come funzionerà la graduatoria?

Chi supera tutte e tre le prove entrerà in una graduatoria nazionale (come quella attuale) che determinerà il superamento del test.

Si entrerà con almeno 18 in tutte e 3 le prove mentre i posti a disposizione restano circa 20.000. Ogni studente potrà esprimere le proprie scelte di sede, e verrà assegnato secondo criteri di merito e preferenze.

E chi non supera le prove?

Chi non raggiunge la soglia minima non potrà accedere alla graduatoria né partecipare all’assegnazione dei posti. Ma non tutto è perduto: i risultati ottenuti potranno comunque essere usati per iscriversi ad altri corsi di laurea affini (ad esempio Biotecnologie, Farmacia, ecc.), così da non sprecare del tutto l’anno.

Quali sono, quindi, le vere novità?

  • test a risposta multipla significa, di fatto, un test a crocette;
  • una piccola parte di domande a completamento (ma resta un test standardizzato a tutti gli effetti);
  • un syllabus più approfondito, che probabilmente non si discosterà da quello che abbiamo previsto;
  • in caso di parità di punteggio, avrà priorità chi ha selezionato l’ateneo come prima scelta;
  • l’assenza definitiva di logica, mentre la cultura generale era già sparita da tempo (nonostante fosse spesso usata come capro espiatorio politico).
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In sintesi:

  • 3 prove scritte (chimica, fisica, biologia), 45 minuti ciascuna
  • circa 20 quesiti per prova, punteggio +1/-0.25
  • si fanno in ateneo in contemporanea tra novembre e dicembre
  • si possono ripetere (max 3 volte in 3 anni)
  • graduatoria nazionale, 20.000 posti
  • prove organizzate dalle università, ma su criteri ministeriali
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