Tutto quello che devi sapere sull’IMAT 2025 (e cosa cambia rispetto al 2024)

12 agosto 2025

4 minuti di lettura

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Indice dell'articolo

Quando si fa il test?

A cosa serve l’IMAT?

Com’è strutturato l’IMAT?

E per chi ha disabilità o DSA?

Le novità dell’IMAT 2025

Come funzionano le graduatorie?

Quando ci si iscrive?

E i posti disponibili?

Come prepararsi all’IMAT 2025?

L’IMAT, ovvero International Medical Admissions Test, è la prova di ammissione per accedere ai corsi di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria in lingua inglese presso atenei pubblici italiani. Ma attenzione: da quest’anno IMAT è valido anche al corso di Veterinaria in inglese! È un test aperto anche agli studenti stranieri e non è soggetto al Semestre Filtro. Questo significa che, se entri, sei dentro a tutti gli effetti: niente semestre di selezione, né esami di sbarramento.

Quando si fa il test?

Il test IMAT 2025 si svolgerà il 17 settembre alle ore 11:00. È la stessa data scelta anche lo scorso anno, con l’unica differenza che i candidati esteri dovranno fare attenzione al fuso orario. Il test è infatti somministrato contemporaneamente in tutto il mondo.

A cosa serve l’IMAT?

Con un unico test potrai concorrere per accedere a tre corsi di laurea:

  • Medicina e Chirurgia (LM-41)
  • Odontoiatria e Protesi dentaria (LM-46)
  • Medicina Veterinaria (LM-42)

Il test ha lo stesso contenuto in tutte le sedi, sia in Italia che all’estero. Il syllabus e la lista dei paesi in cui si svolge il test restano gli stessi del 2024.

Com’è strutturato l’IMAT?

Hai a disposizione 100 minuti per rispondere a 60 domande a scelta multipla. Ogni domanda ha una sola risposta corretta. La ripartizione delle domande è la seguente:

  • 4 domande di cultura generale
  • 5 di logica e problem solving
  • 23 di biologia
  • 15 di chimica
  • 13 di fisica e matematica

Il test viene somministrato in formato cartaceo, il che ti consente di spostarti liberamente tra le domande, saltare quelle che non sai e tornare indietro in qualsiasi momento. Puoi iniziare dalla materia che preferisci: biologia, logica o… anche direttamente dalle ultime.

Ogni risposta corretta vale +1,5 punti, ogni errore –0,4 punti, le risposte non date 0 punti. Il punteggio massimo è 90. Per essere considerato idoneo, serve:

  • Almeno 20 punti per i candidati UE e equiparati

Qualsiasi punteggio sopra lo zero per i candidati non-UE residenti all’estero

E per chi ha disabilità o DSA?

Il test IMAT prevede misure compensative per chi ne ha diritto:

  • +50% del tempo per candidati con invalidità o disabilità riconosciute
  • +30% del tempo per studenti con DSA (percentuale aumentabile in casi gravi)

Le certificazioni italiane sono accettate anche se non aggiornate causa Covid. Quelle estere, invece, devono essere legalizzate e tradotte.

Le novità dell’IMAT 2025

Rispetto al 2024, ci sono due cambiamenti importanti:

  1. Veterinaria entra ufficialmente nell’IMAT. Se l’anno scorso l’accesso al corso in inglese di Medicina Veterinaria seguiva un regolamento a parte, quest’anno rientra sotto il Decreto IMAT.

Due graduatorie nazionali separate. Nel 2024 c’era un’unica graduatoria per UE e non-UE. Nel 2025 saranno redatte due distinte graduatorie nazionali: una per i candidati UE/equiparati, una per i non-UE residenti all’estero.

Come funzionano le graduatorie?

In caso di parità di punteggio, si seguono questi criteri, in ordine:

  1. miglior punteggio in Biologia;
  2. poi Chimica, Fisica/Matematica, Logica, Comprensione;
  3. possesso di certificazioni linguistiche;
  4. presenza di disabilità ≥66% o legge 104 art. 3, comma 3;
  5. età anagrafica minore.

Quando ci si iscrive?

Le iscrizioni saranno aperte su Universitaly, dal 26 agosto al 9 settembre 2025 (ore 15:00). Ricorda che dovrai indicare le sedi in ordine di preferenza, e che le scelte non saranno modificabili una volta chiuse le iscrizioni. Il pagamento andrà effettuato secondo le modalità indicate su Universitaly.

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E i posti disponibili?

Il numero di posti disponibili per ciascun corso e ateneo è stabilito dalla Tabella B allegata al Decreto ministeriale. È previsto anche un contingente riservato ai candidati non-UE residenti all’estero, come ogni anno.

Come prepararsi all’IMAT 2025?

Se vuoi arrivare preparato al test del 17 settembre, il nostro consiglio è: inizia ora. Dal 7 settembre, con i nostri corsi di preparazione, potrai fare teoria, pratica e rifinitura su tutte le aree del test. Da oltre 12 anni ci impegnamo a preparare al meglio migliaia di studenti al test di Medicina, sia in italiano sia in inglese. Al centro mettiamo il metodo e lo studio orientato al test, così da far prendere confidenza con le modalità dell’esame. 

Se ti serve una mano per orientarti, noi di Testbusters siamo qui.

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La distribuzione dei quesiti è stata molto diversa rispetto al test italiano e allo stesso IMAT degli anni precedenti: c’è stato un consistente aumento delle sezioni di Chimica e Matematica e Fisica (rispettivamente 15 e 10 quesiti), a scapito delle altre materie: Logica e Cultura generale che hanno avuto 10 quesiti ciascuna, mentre Biologia è diminuita a sole 15 domande anziché 18. Come ci è sembrato il test? In generale, consideriamo questo test leggermente più complicato rispetto all’anno scorso. Ciò è dovuto principalmente alla maggiore difficoltà nelle sezioni di Chimica e Matematica e Fisica, che hanno messo in crisi molti concorrenti. Inoltre, a causa dell’elevato numero di domande di ragionamento, la corretta gestione del tempo è stata per molti una vera sfida. Per affrontare al meglio una prova del genere era quindi necessario riconoscere gli esercizi meno “time-consuming” e partire da quelli. Quesiti di Ragionamento logico e problemi: Medio – Facile La sezione di logica verbale è stata complessivamente più facile della sua controparte matematica; riteniamo che solo due domande fossero più difficili, mentre le restanti di difficoltà medio-facile.  In particolare, pensiamo che Logica verbale abbia mantenuto un livello molto simile, se non più facile, rispetto al test del 2021. Tutte le domande appartenevano alle sette categorie di “testi lunghi Cambridge”: c’è stata una grande prevalenza della categoria “stesso ragionamento logico”, che sta diventando sempre più popolare e l’assenza delle tipologie di testo ‘’indebolisce/rafforza” e “totalmente sostenuta”, che, invece, nei test passati  erano piuttosto frequenti. Infine, anche la lunghezza dei testi è stata favorevole: tutti relativamente brevi e comprensibili. Al contrario, la sezione di Logica matematica è stata leggermente più complessa, soprattutto a causa della notevole differenza di difficoltà tra i vari esercizi. Tra tutti, due quesiti si sono distinti: il numero 10, appartenente alla categoria “visual reasoning”, richiedeva un metodo grafico molto lungo e complicato e il numero 7, che poteva essere risolto solo empiricamente e che, di conseguenza, necessitava di molto tempo. A parte questi, il resto era abbastanza immediato: c’era ancora la presenza di esercizi di “relevant selection” e di “finding procedures””, come la domanda 6. Quesiti di Cultura Generale: Difficile Nel complesso, questa sezione ci è sembrata molto più complicata. Solo un paio di domande potevano risultare facili, come quella sulla Commissione Europea e sui tipi di ballo. Infine, è sempre più frequente vedere quesiti non in linea con i programmi delle scuole superiori; le domande con risposte immediate, che un tempo erano comuni a questo tipo di test, ormai sono scomparse. Quesiti di Biologia: Medio Considerata solitamente una delle materie più difficili, Biologia ci è risultata molto simile agli anni precedenti. Lo dimostrano la presenza costante della genetica, impegnativa a prima vista, ma per lo più fattibile, e l’elevata quantità di domande di anatomia e fisiologia, l’argomento più gettonato tra tutti e dove abbiamo trovato anche le domande più difficili (numero 33 e 34), che erano altamente specifiche. Le domande di tipo Cambridge sono sempre prevalenti, così come quelle con le immagini; l’unica grande differenza rispetto al 2021 è l’aumento delle domande di citologia, del dogma centrale della biologia e della fotosintesi, a discapito di immunologia e istologia. Complessivamente, riteniamo che questa sezione abbia richiesto una certa dose di ragionamento che, a nostro avviso, non è stata semplice e ha comportato un notevole dispendio di tempo. Quesiti di Chimica: Medio – Difficile La chimica è sembrata mediamente più difficile del solito. Abbiamo riscontrato solo un paio di domande nozionistiche, ma sicuramente ci sono state anche delle sorprese, come il concetto di ione comune nella domanda 43, apparso per la prima volta in un test IMAT. Anche gli argomenti più frequenti, come la chimica organica o la stechiometria, sono risultati più complicati rispetto agli anni precedenti e, dato che le 15 domande toccavano praticamente tutto il programma, hanno suscitato qualche preoccupazione nei candidati. Possiamo quindi concludere che questa sezione non era da sottovalutare. Quesiti di Matematetica e Fisica: Medio – Difficile Infine, una materia che gli studenti tendono ad amare o a odiare: quest’anno Matematica e Fisica non solo hanno registrato un aumento del numero di domande, ma anche della difficoltà. In particolare, la più difficile da gestire è stata Fisica, che presentava domande insolite in cui era richiesta una profonda conoscenza teorica – ad esempio, la numero 58 che trattava la legge di Lenz per i solenoidi. Matematica, invece, pur essendo più semplice, richiedeva un’enorme quantità di calcoli, cosa che avrebbe potuto rallenatare i candidati. In conclusione, questa non era la materia finale ideale da affrontare al termine della prova, necessitando di lunghi tempi di esecuzione e buone competenze sia teoriche che pratiche. E LA GRADUATORIA IMAT? Il 27 settembre 2022 Universitaly ha pubblicato i risultati anonimi suddivisi per le singole Università in cui si è svolto il test. Abbiamo unito e ordinato le singole graduatorie uscite su Universitaly, creando la graduatoria nazionale; non trattandosi di una graduatoria ufficiale il 14 ottobre potrebbero esserci lievi variazioni. Ci teniamo a precisare che le nostre previsioni sono riferite solo ed esclusivamente alla graduatoria per candidati UE e extra-UE che vivono in Italia; per gli studenti non comunitari e residenti all’estero esistono infatti delle graduatorie a parte per singolo ateneo. Questa è la ripartizione dei posti disponibili per l’anno accademico 2022/2023: 

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