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11 dicembre 2025
5 minuti di lettura

Introduzione
Chimica
Fisica
Biologia
Considerazioni finali
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Ieri si è tenuto il secondo appello del Semestre Filtro: un percorso intenso, fatto di studio matto e disperato, ansie ed incertezze. La domanda che tutti si pongono adesso, però, è una sola: il secondo appello del Semestre Filtro è stato più semplice del primo?
Ora che l’esame è passato, bisogna aspettare la pubblicazione delle soluzioni ufficiali, ma nel frattempo abbiamo elaborato una nostra analisi completa anche per questo secondo appello: non solo le risposte che riteniamo corrette, ma anche una lettura critica della struttura della prova e del livello di difficoltà delle domande dei tre test.
Puoi leggere qui la nostra correzione commentata del secondo appello del Semestre Filtro, con spiegazioni e approfondimenti per aiutarti a capire meglio ogni quesito.
Se ti sei pers* la nostra correzione commentata del primo appello, puoi trovarla qui.
Livello del test
Il livello generale del test di Chimica è risultato medio-facile. Rispetto alla prima sessione, molte domande classificate come “facili” si sono rivelate ancora più immediate, ad esempio la domanda sulla formula del cloruro di sodio. Non erano presenti domande realmente difficili: il picco di complessità si limita a 3-4 quesiti di livello medio, e non era presente nessun quesito paragonabile, per complessità, alla domanda di bilanciamento del primo appello.
Cosa veniva richiesto
Anche questa volta, il test ha privilegiato:
Tra gli argomenti richiesti troviamo:
È dunque evidente la volontà di verificare soprattutto la padronanza dei concetti fondamentali, senza introdurre ostacoli quantitativi o richieste fuori syllabus.
Domande più ragionate
Rispetto al resto del test, alcuni quesiti richiedevano un minimo di ragionamento, pur mantenendosi su difficoltà media.
In particolare:
Tuttavia, nessun quesito richiedeva calcoli articolati o passaggi logici complessi.
Distribuzione degli argomenti
La ripartizione dei quesiti rispetto ai capitoli del syllabus è abbastanza equilibrata e simile a quella della prima sessione, con alcune variazioni significative:
In totale, la chimica organica è risultata poco rappresentata (solo 4 domande complessive tra capitoli 6 e 7), mentre aumentano lievemente i quesiti sul capitolo 5 (acidi/basi e redox) e diminuiscono quelli sul Capitolo 8 (biomolecole), che risultano ancora più semplici rispetto al primo appello.
Conclusione Chimica
Il secondo appello di Chimica conferma un’impostazione orientata alla valutazione dei fondamentali, con un livello complessivo più accessibile rispetto alla prima sessione. Assenti i quesiti realmente complessi, il test si basa soprattutto su definizioni, riconoscimento di concetti e applicazione diretta di formule note. La distribuzione degli argomenti rimane simile a quella precedente, con un peso maggiore ai temi acidità/basicità e redox e una diminuzione delle domande di chimica organica e biomolecole.
Livello del test
Dalla correzione è emerso un livello medio/medio-difficile, leggermente più complesso rispetto alla prova di novembre. La tipologia degli esercizi rimane molto simile a quella del primo appello, e ciò era prevedibile considerando che la graduatoria è unica, lasciando poco spazio a variazioni sostanziali nella difficoltà.
Il test richiedeva principalmente la padronanza delle basi della fisica classica: formule fondamentali, principi essenziali e ragionamento fisico di base. Pur avendo un syllabus più ampio e dettagliato ( tipico di un corso universitario), la difficoltà effettiva rimane paragonabile a quella di un test d’ingresso, senza necessità di conoscere approfondimenti complessi o aspetti avanzati dei vari capitoli.
Cosa veniva richiesto
L’impianto del test mostrava una forte prevalenza di:
Tra gli argomenti troviamo:
Inoltre, è stato rilevato:
Domande più ragionate
Pur non essendo presente un alto livello di complessità, diversi quesiti richiedevano interpretazione o attenzione ai dettagli:
Queste domande, pur non difficili, richiedevano ragionamento fisico più che memorizzazione meccanica.
Distribuzione degli argomenti
Rispetto alla prova precedente, la distribuzione risulta meno equilibrata, con una vera e propria inversione tra meccanica e termodinamica:
A differenza dell'appello del 20 novembre, dove la meccanica dominava (6 domande) e la termodinamica era minoritaria (3 domande), in questo secondo appello i ruoli si invertono.
Si osserva inoltre una forte ripetitività di alcuni temi (Archimede, decibel, trasformazioni termodinamiche), probabilmente dovuta al tentativo di mantenere la difficoltà uniforme senza introdurre esercizi troppo articolati.
Conclusione Fisica
Il secondo appello di Fisica si conferma un test orientato alle basi della disciplina, con livello leggermente più alto rispetto alla sessione precedente ma comunque lontano dalla complessità che ci si aspetterebbe da un esame universitario completo. La prevalenza di domande teoriche, i problemi risolvibili con un singolo passaggio e la ripetitività di alcuni temi confermano l’impostazione “da ingresso”, più che da verifica approfondita del syllabus.
La distribuzione degli argomenti risulta meno omogenea, con forte peso della termodinamica e minor spazio alla meccanica. Solo alcuni piccoli errori formali e un caso di doppia risposta corretta rappresentano elementi critici della prova, ma non alterano il quadro generale.
Livello generale
Il livello del test di Biologia può essere complessivamente considerato medio. La prova alterna quesiti molto semplici, centrati sui fondamenti della biologia molecolare, a domande che richiedono invece una conoscenza più approfondita di processi biochimici e biomolecolari.
Non sono presenti domande in stile “Cambridge”, né esercizi di genetica strutturata, ma viene riproposto il classico esercizio di calcolo sul numero di cromosomi omologhi a partire dal numero di cromatidi.
Cosa veniva richiesto
Le domande del test coprono un ampio spettro di contenuti, pur risultando sbilanciate verso certe aree. Venivano richieste:
Le domande a completamento mostravano una difficoltà molto variabile: alcuni quesiti erano impegnativi (come quelli su TFIIH o sul dominio coiled-coil), altri erano diretti e un caso risultava, di fatto, un vero/falso mascherato.
Le domande a scelta multipla erano generalmente chiare e non richiedevano uno studio eccessivamente approfondito, con l’eccezione di quella sul coefficiente di sedimentazione dei ribosomi, più specifica rispetto alle altre.
Domande più ragionate
Il test conteneva alcune domande che richiedevano un buon livello di comprensione più che mera memoria:
Erano presenti anche un paio di domande ambigue: in un caso il testo risultava impreciso, in un altro non era presente una risposta completamente corretta.
Distribuzione degli argomenti
La distribuzione dei quesiti tra le unità didattiche risulta solo parzialmente allineata ai CFU; la prova è infatti sbilanciata verso i capitoli 5, 3 e 6. L’unità dedicata alla genetica (storicamente molto rappresentata) risulta questa volta la meno trattata.
E’ evidente la notevole presenza di quesiti sulle strutture cellulari e sul flusso dell’informazione, mentre la genetica mendeliana e la genetica strutturata rimangono marginali.
Conclusione Biologia
Complessivamente, il test risulta coerente con il Syllabus, pur con una distribuzione degli argomenti non pienamente allineata ai CFU delle diverse unità didattiche. La difficoltà è variabile: alcune domande sono estremamente intuitive, mentre altre risultano più tecniche e richiedono uno studio più dettagliato. La presenza di quesiti molto simili a quelli della sessione precedente e la ricorrenza degli stessi nuclei concettuali contribuiscono alla percezione di ripetitività, suggerendo che il focus della prova rimanga centrato su temi che si ripetono di anno in anno.
Il test del secondo appello si presenta come coerente, seguendo fedelmente il syllabus, e lineare, senza picchi di difficoltà eccessivi. La difficoltà complessiva appare ben calibrata, con un buon equilibrio tra quesiti semplici e domande di livello medio che richiedono ragionamento e comprensione dei concetti fondamentali.
È importante notare che alcune domande risultano molto simili a quelle già presenti nella sessione precedente, suggerendo una certa continuità nella scelta dei temi e una ripetitività nei nuclei concettuali considerati centrali
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Questa è un’ottima occasione per ripassare con calma tutte le domande, esercitarti sui concetti più complessi e valutare quanto sei preparato. Puoi affrontarlo tutte le volte che vuoi, rivedere le risposte e approfondire gli argomenti, trasformando l’esperienza del test in un vero strumento di studio e allenamento.

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