Studiare Odontoiatria: la mia esperienza

Indubbiamente per studiare Odontoiatria bisogna avere un fetish spiccato per i denti e tutto ciò che concerne il cavo orale. Lo studio dell’Odontoiatria forma a una professione molto specifica ed è un po’ come scegliere direttamente una scuola di specializzazione con la differenza che dura 6 anni. Occorre quindi avere un’idea chiara del tipo di impegno cui si andrà incontro.

Quello che si può intuire

All’inizio degli studi, saranno trattate materie di competenza non strettamente odontoiatrica, che potranno mettere a dura prova anche i più persuasi ma che d’altra parte daranno la possibilità a chi aveva scelto Odontoiatria come “piano B” di ottenere qualche riconoscimento di credito per la facoltà di Medicina e Chirurgia. Al quarto anno si entrerà nel vivo delle discipline cliniche come Endodonzia, Protesi e Chirurgia che permetteranno di esercitarsi prima su denti estratti e, successivamente, con l’affiancamento di un Docente, sui pazienti. Sarà la parte più affascinante del percorso: inizierete prendendo dimestichezza con il cavo orale attraverso sedute di igiene che saranno delle “docce” per voi e per i pazienti ma arriverà il giorno in cui estrarrete con sicurezza degli ottavi e sarete in grado di ricostruire sorrisi.

Quello che non vi dicono

Essendo un corso con un numero di partecipanti limitato, che ad esempio conta al massimo 70 posti alla Sapienza (RM), ha il vantaggio per gli studenti di essere seguiti molto bene a livello individuale e di instaurare un rapporto alunni-Professore che ricorda quello di una classe liceale. Ciò permette una modalità di comunicazione più immediata con i docenti ai quali facilmente si possono chiedere chiarimenti durante la lezione e con cui si possono concordare le date degli esami. All’entusiasmo iniziale segue poi il “peso” della presenza obbligatoria alle lezioni con tanto, spesso, di appello fatto dagli insegnanti; soprattutto siate pronti a trasformare di vostro pugno tutti gli “stream of consciousness” dei vostri professori, a differenza di quella che sembra spesso essere la prassi nel corso di Medicina dove, grazie ai numeri decisamente più alti di studenti iscritti e frequentanti, è più comune trovare gruppi di studenti volontari a sbobinare. Le sbobine sono l’insieme delle lezioni del semestre, la cui stesura è affidata agli studenti che, a turno, trascrivono una lezione. Ora, pensate di dividere le lezioni di un semestre tra 150 studenti futuri medici: risulterà che uno studente dovrà “sbobinare” una lezione in tutto il semestre; applicate lo stesso ragionamento sul piccolo gruppo di futuri odontoiatri e rimpiangerete di essere chiamati per nome dai prof. Infine per fare Odontoiatria, oltre alla determinazione, bisogna avere passione ed empatia, caratteristiche fondamentali nell’approccio a questa professione e nella relazione con i pazienti. Insomma bisogna metterci il cuore oltre ai denti. È per tutti questi motivi e per altri ancora, che scoprirete strada facendo, che studiare odontoiatria è bellissimo.

Crediamo in un modo migliore di apprendere e di insegnare, più coinvolgente e basato sulla formazione tra pari.

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