anticipazioni test di medicina 2024

Test di Medicina 2024: banca dati e nuove anticipazioni

Intorno al TOLC-MED 2024 continuano ad esserci tanta incertezza e molte indiscrezioni sulla possibile struttura del test.

Se gennaio aveva portato alla luce l’ipotesi di una banca dati e la proposta di un nuovo modello di test ispirato a quello francese, a febbraio si parla invece di un addio al sistema TOLC-MED gestito dal consorzio Cisia 

È il Sole24Ore a parlarne in un articolo del 7 febbraio in cui si ipotizza un ritorno al test cartaceo. Al momento ci teniamo a sottolineare che non si tratta di news ufficializzate dal MUR o dal Cisia stesso, ma nel nostro blog post cercheremo di fare chiarezza sullo scenario di cui parla l’articolo.

Qual è lo scenario ipotizzato dal Sole 24 Ore?

Secondo il quotidiano, dopo un anno di critiche e polemiche sulla struttura e sulla gestione dei TOLC-MED, il test di medicina nel 2024 tornerà alle origini, ovvero ad una formula cartacea, riveduta e corretta rispetto agli standard passati e che si svolgerà in due sessioni, una ad aprile e l’altra a luglio

Le principali novità introdotte nel Test di Medicina del 2024

Il Test di Medicina del 2024 sarà composto da 60 domande a risposta multipla così suddivise:

  • 4 di comprensione del testo
  • 5 di ragionamento logico e problemi
  • 23 di biologia
  • 15 di chimica 
  • 13 di fisica e matematica.

Un’altra novità che riguarda il test è la banca dati aperta. Il Cisia con il supporto della CRUI è al lavoro per creare e mettere a disposizione un pool di 3.500 quesiti per la sessione di aprile e altrettanti per quella di luglio. La possibilità di iscriversi a queste date del test al momento non sembra essere valida per gli studenti di quarta, ma al contrario al Test di Medicina 2024 dovrebbero poter partecipare solamente gli studenti di quinta superiore o già diplomati.

Come dicevamo, tutte queste novità sono al momento solo ipotetiche e saranno poi regolamentate da un decreto della Ministra Bernini che verrà pubblicato a breve. Una volta che i cambiamenti saranno ufficiali, le università avranno a disposizione 60 giorni per organizzare la somministrazione dei quiz.

Questa struttura ipotetica che vi abbiamo descritto dovrebbe essere valida solo per l’anno 2024.  Si tratta di un test preparato (e che si sta ancora preparando) in emergenza. Sarà un’eccezione e non è pensato per essere replicato nei prossimi anni

Per il 2025 infatti in questi giorni la commissione Istruzione del Senato sta discutendo per un modello diverso, in attesa di cosa si è detto nell’ audizione della ministra Bernini, prevista per il 7 febbraio.

I rischi della banca dati

Abbiamo analizzato tutti i possibili cambiamenti nella struttura del test di medicina per il 2024, ma è importante fare focus sulla banca dati.

Questa rischia infatti di essere controproducente per chi si sta preparando al test per diversi motivi:

  1. Una banca data aperta è un’arma a doppio taglio: pensi che ti semplifichi la vita, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: arrivare nei primi 15-18 mila tra 60.000 mila candidati. Avere un pool di quesiti a disposizione su cui prepararsi infatti non significa abbassare la guardia. Il test di Medicina è da sempre il più difficile e competitivo e passerà come sempre chi si preparerà meglio
  2. Imparare tutto a memoria sarà pressoché impossibile: i metodi di memorizzazione possono aiutare, ma diventano ancora più potenti se affiancati da basi solide e da un’ottima componente di esercizio
  3. La banca dati verrà pubblicata poco tempo prima (venti giorni prima). Questo implica che senza un metodo di studio strutturato, mancherebbe comunque il tempo materiale per affrontare e memorizzare tutti i quesiti prima del test
  4. Inoltre alla certezza dei quesiti, non corrisponde quella delle risposte: i quiz a risposta multipla sono da sempre studiati per valutare le capacità di ragionamento del candidato e ovviamente pensando di avere le risposte a disposizione, si corre il rischio di sottovalutare il test e di prepararsi in maniera poco efficace .
  5. Ciascuna sessione avrà una banca dati diversa, pubblicata verosimilmente a ridosso del test: le migliaia di quesiti da memorizzare per la sessione di aprile saranno diversi da quelli di luglio. Le banca dati saranno probabilmente pubblicate due o tre settimane prima di ciascun test: il tempo a disposizione sarà davvero poco.

Cosa non è ancora chiaro sul test di medicina

Oltre l’ufficialità che ribadiamo, non è ancora concreta, questa nuova struttura non chiarisce totalmente tutti i dubbi e le polemiche che sono state sollevate nell’ultimo anno.

Rimangono infatti alcuni importanti temi aperti.

Tra questi sicuramente il primo e più caldo è quello della graduatoria. Rimane infatti incerto come verranno unificati i punteggi di due prove uniche basate su due banche dati diverse (o comunque con domande sicuramente diverse). Inoltre vista la recente sentenza del TAR non è chiaro se verrà esclusa qualsiasi equalizzazione tra prove quindi e come verranno calcolati i risultati.

Un altro tema che rimane costante in questa situazione di incertezza sono i ricorsi. Ad oggi sembra impossibile assicurarsi che la struttura del nuovo test sia infallibile e stabile al 100%.

Paradossalmente una modalità tutta nuova come questa, che non è già passata alla prova del TAR, rischia di evidenziare criticità non ancora prese in considerazione. Migliaia di quesiti dovranno essere preparati in pochissimo tempo: inevitabilmente la banca dati conterrà svariate domande errate o ambigue. Lo sappiamo per esperienza: preparare materiale di qualità richiede tempo, attenzione e più fasi di revisione: e anche così qualcosa può sempre sfuggire

La situazione degli studenti di quarta

A questa situazione di incertezza, si aggiunge anche quella degli studenti di quarta che hanno fatto il test di medicina nel 2023.

Giovedì 8 febbraio, alla Camera dei Deputati è stata fatta un’interrogazione importante dall’onorevole Manzi del Partito Democratico che tocca anche questo tema.

Oltre a chiedere quali saranno le nuove regole per sostenere i test di accesso per entrare nei corsi di laurea di medicina, chirurgia e odontoiatria, l’onorevole ha chiesto al Governo di spiegare quali azioni intende intraprendere per proteggere gli studenti del 4 anno delle superiori che hanno svolto il TOLC MED 2023. 

Al momento non c’è ancora una risposta a questa domanda che si sono posti in moltissimi.

La nostra opinione

Al momento non riusciamo ancora a dare nulla per certo, non solo in assenza dell’ufficialità delle istituzioni, ma perché dopo 12 anni di attività nel mondo dei test di medicina, sappiamo che si potrebbe fare meglio e senza reinventare la ruota.

Ora che il tempo a disposizione è davvero poco per inventare tutto da zero e nell’attesa della riforma per il 2025, a nostro avviso potrebbe esserci ancora un ulteriore scenario percorribile, più solido e già testato: tornare – per questa situazione di emergenza – alla modalità 2022: prova UNICA (per davvero) con 60 domande segrete prima della prova e pubblicate postume. 

Non impazziamo all’idea di fare un passo indietro, ma pur con qualche limite i test 2022 hanno passato le forche caudine dei ricorsi del TAR. 

Inoltre per darvi la migliore preparazione possibile al test, abbiamo già predisposto i nostri corsi, materiali e piattaforme affinché si possano facilmente adattare al nuovo formato e possano preparare anche a questa nuova forma di test, nel caso fosse confermata.

Crediamo in un modo migliore di apprendere e di insegnare, più coinvolgente e basato sulla formazione tra pari.

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