Passare il test d’ingresso è una grande soddisfazione che richiede molto impegno e molte energie. Una volta raggiunto questo grande traguardo, inevitabilmente ci si ritrova, a settembre, tra graduatorie e immatricolazioni, con nuovi libri da studiare e un tempo piuttosto ridotto per poter riposare come si deve.
Iniziato il corso di laurea, le matricole sembrano dimenticare di colpo le abitudini sviluppate durante le superiori per far fronte a interrogazioni e compiti in classe. Diciamo la verità: l’idea di non rischiare di essere chiamati alla lavagna dai professori è qualcosa che un neo studente universitario vuole godersi fino in fondo.
Conoscere nuovi compagni, trasferirsi e ambientarsi in una nuova cittá, realizzare che dopo le lezioni non ci sono verifiche da preparare elettrizza anche i più ligi al dovere. Nell’euforia di queste prime settimane da matricole, peró, il tempo passa in fretta e gli esami, quegli sconosciuti di cui si è sentito solo parlare, si avvicinano.
Perció, come si sopravvive al primo semestre universitario?
Da ottobre a gennaio avrete molto tempo a disposizione per conoscere e toccare con mano la vita in ateneo in tutte le sue sfaccettature (ahinoi, ringraziando il Covid, non tutti potranno scorrazzare per i corridoi durante il primo semestre); ne avrete sicuramente anche per leggere e sottolineare i nuovi libri acquistati, cominciando a creare i vostri schemi e le vostre abitudini di studio.
L’idea che si abbiano lezioni al pomeriggio può destabilizzare ed erroneamente può portare a pensare che se le lezioni terminano alle 17 è impossibile portarsi avanti con lo studio. Niente di più falso e accomodante ed è appunto questo il concetto da tenere bene a mente: ciò che fate del vostro tempo è cruciale.
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