La vita da studente di Medicina

Quando si deve affrontare il test di medicina, la montagna da scalare sembra così insormontabile che quello che ci sarà dopo interessa quasi relativamente. Quale vita ci aspetta dopo aver superato con successo la selezione? L’anno dello studente di medicina è articolato in tre macro-periodi e di conseguenza lo sono anche le sue giornate! Vediamoli insieme:

Il semestre

La vita durante il semestre scorre abbastanza tranquilla: lezioni che iniziano fra le 8 e le 9 (rispetto al liceo sono una benedizione) e vanno dritte fino alle 16, con magari 45 minuti per il pranzo, periodi di internato in vari reparti e una limitata, ma sufficiente, quantità di tempo libero, concentrata nei weekend e nei giorni senza lezioni. Il tempo libero è oggetto di grandi controversie, infatti il suo impiego è differente a seconda dei soggetti umani che si considerano. Il previdente studia durante il semestre e non affronta crisi nervose e ricorrenti attacchi di panico durante la sessione invernale/estiva. Questo è sicuramente il modus operandi più raccomandato dai centri di igiene mentale. Esistono, però, anche altri modi, forse meno nobili, ma sicuramente più diffusi di utilizzare il tempo libero. Si spazia dalle ricorrenti, quanto compulsive, partite di calcetto a sette, che si concludono regolarmente all’arma bianca, al noto sport olimpico di riempire il tempo con quante più attività si possano gestire insieme (le più comuni sono ripetizioni, dog sitter, volantinaggio, autista alla fashion-week di Milano, Youtuber, gamer professionista di Fortnite, ecc…), fino all’abbonamento ai club più IN della città dove ci si trova fuori sede e all’iscrizione annuale alla palestra di yoga. Per ovvi motivi questa pandemia vi offrirà decisamente meno occasioni da questo punto di vista, starà a voi sfruttare l’assist o cercare modi innovativi per buttare via il tempo (diventando influencers su Tik Tok, magari). Qual è allora la morale? Praticamente il tempo libero esiste. Le possibilità con la nuova vita universitaria sono molte e i modi per divertirsi pure, ma ricordatevi che avete anche qualche dovere! Solo che è fondamentale non rimanere chiusi e limitati ad una vita fatta solo di obblighi e libri, perché tenete a mente che curerete persone e sviluppare le proprie abilità comunicative ed empatiche dovrebbe essere un obbligo deontologico.

La sessione

Nella lista delle cose spiacevoli, la sessione viene subito dopo la mononucleosi e il dover salire su un autobus pieno di gente nel 2020. La sessione esiste in due differenti flavours: quella invernale, più o meno difficile a seconda degli anni e degli esami che si devono sostenere, ma meno drammatica della sua controparte estiva grazie alle più clementi condizioni del meteo; la seconda, per l’appunto, è la sessione estiva, famosa nel mondo come principale agente inducente psicosi. Un’arma di distruzione di massa costituita da un sofisticato sistema di tortura basato sulla castrazione per mesi di qualsiasi desiderio di vino, sole, mare e ogni altra cosa che rende bella la vita. In sessione, se non si è dei previdenti con la situazione sotto controllo, ogni studente ha una sola via: trovare un modo per farsi entrare in testa, in maniera possibilmente stabile, più nozioni possibili nel minor tempo. E con ogni mezzo. Per questo la sveglia suonerà sempre troppo presto per l’ora in cui si è smesso di studiare la notte prima e sempre troppo tardi per studiare sufficientemente la mattina. La cosa positiva è che i pasti sono quasi sempre garantiti nella time-table anche se, l’orario degli stessi, dipende da quanti paragrafi di libro si decidono di fare prima. In questo periodo il tempo libero è generalmente soppresso. L’unica visione dell’estate, ormai già inoltrata, è il sole fuori dalla finestra e le controindicazioni più comuni sono depressione, ansia, tremori, ideazione distorta, sonnambulismo, battute deprimenti dal contenuto pseudo-clinico, dipendenza da caffeina e da sostanze ad alto contenuto calorico. Esiste anche la sessione autunnale, ma fra i professori che non hanno nessuna voglia di fare esami il 2 settembre, di ritorno da 14 ore di coda sulla Salerno-Reggio Calabria, e gli studenti, che sono ancora in hang-over dalla serata del 31 agosto a Formentera, il tutto si risolve in una chiacchierata sui principali interessi del candidato e, nei casi più disperati, sulle sue vacanze estive.

Le vacanze

Alla fine c’è la vacanza giusta per ogni stremato studente. Si localizzano spesso nel mese di febbraio (dopo la sessione invernale, al massimo due settimane), in agosto e settembre (spesso dall’ultima di luglio alla terza di settembre sempre che non ci siano esami da dare in autunno). Se volete dei consigli, noi di Testbusters, vi possiamo passare qualche indirizzo di agenzie di viaggi o di centri benessere. Divertitevi ma non peccate… Troppo!

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