Professioni sanitarie: test d'ingresso 2022

Professioni sanitarie: test d’ingresso 2022

Il 15 settembre 2022 si è svolto in contemporanea, in tutti gli atenei d’Italia, il test d’ingresso 2022 alle professioni sanitarie, secondo quanto stabilito dal decreto del MUR.  I candidati iscritti alla prova sono stati 67.856, e la novità di quest’anno è l’aumento dei posti a bando che, per le Università statali è salito del +3,9%. 

Il test di ingresso è uguale per tutti?

Contrariamente ai test per l’accesso alle facoltà di medicina e odontoiatria e veterinaria, il test d’ingresso 2022 alle professioni sanitarie non è comune a tutti. Nella produzione dei test di ingresso per l’accesso alle facoltà, ogni ateneo ha stabilito nel proprio bando interno le modalità di formulazione dei quesiti in modo autonomi: alcune università hanno scelto la strada dell’auto-produzione, avvalendosi di un comitato interno, mentre molte – ogni anno sempre di più – si sono affidate al lavoro dei provider come CINECA e SELEXI, nell’ottica di una standardizzazione della prova su tutto il territorio nazionale. Le materie che compongono il test d’ingresso 2022 alle professioni sanitarie accomunano il test di professioni sanitarie a quello di medicina e odontoiatria, così come le proporzioni dei quesiti e i programmi a cui fanno riferimento. Sul nostro sito puoi trovare il test d’ingresso 2022, con risposte rimescolate e correzioni commentate dal team Testbusters. Abbiamo selezionato le prove che vengono proposte da più università, se non trovi quella che hai svolto prova a controllare se è disponibile sul sito del tuo ateneo!

Professioni sanitarie test d’ingresso 2022: la graduatoria

L’accesso alle professioni sanitarie è sempre stato regolato da graduatorie locali, per cui il candidato iscrivendosi al test in un determinato ateneo concorre esclusivamente presso lo stesso.  Ne consegue che non esisterà una graduatoria nazionale – come per il test di medicina – ma ogni università stilerà la propria, seguendo i criteri indicati nel proprio bando. Esistono due criteri diversi, con cui viene stilata la graduatoria: quella per punteggio e per preferenza.

Per punteggio (come medicina)

La graduatoria tutela il candidato che ha ottenuto il punteggio più alto nel corso della prova. Nel caso in cui, dopo la pubblicazione delle graduatorie, tu non riesca ad entrare nella tua prima scelta potrai comunque avere la precedenza su chi ha messo come prima scelta la tua seconda scelta, purché tu abbia ottenuto un punteggio maggiore. Es. se Leonardo ha come prima scelta fisioterapia e come seconda logopedia, nel caso in cui non riesca ad accaparrarsi il posto a fisioterapia, passerebbe davanti a Laura che ha messo come prima scelta logopedia ma ha ottenuto un punteggio più basso. 

Per preferenza

In questo caso la graduatoria tutela l’ordine delle scelte del candidato in fase di selezione delle preferenze. Nel caso in cui tu non riesca ad entrare nella tua prima scelta finirai in coda a tutti coloro che hanno messo come prima scelta la tua seconda, anche se il tuo punteggio è superiore. Es. se Leonardo ha come prima scelta fisioterapia e come seconda logopedia, nel caso in cui non riesca ad accaparrarsi il posto a fisioterapia, finirebbe in coda a tutti quelli che hanno messo logopedia come prima scelta, e quindi anche dietro a Laura, pur avendo ottenuto un punteggio più alto rispetto a lei.  Non hai idea di quale modalità utilizza il tuo ateneo per stilare le graduatorie? Cerca il bando di tuo interesse sul nostro sito.

Il test di professioni sanitarie 2023 subirà cambiamenti?

In virtù delle grandi modifiche che il MUR sta apportando ai corsi ad accesso programmato dell’ambito sanitario, ad oggi non abbiamo la certezza che il test di professioni sanitarie rimanga in essere con la storica modalità locale. Siamo felici che il Ministero abbia finalmente deciso di apportare questo importante cambiamento per trasformare il cosiddetto “concorsone”, che ogni anno metteva in pena tanti studenti, in un test più agevole da affrontare proprio perché ripetibile più volte e a partire già dal quarto anno di scuola superiore. Ci auguriamo che questa modalità venga adottata anche per il test di professioni sanitarie, consentendo agli studenti di giocarsi al meglio le proprie possibilità di entrare, potendosi finalmente preparare al test con maggior tempo e cura, aumentando le chance di successo. Se sei interessato alle novità sul TOLC-Medicina 2023 leggi il nostro articolo dedicato.

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