I Ministri dell'istruzione Profumo, Gelmini e Giannini

Storia del test di Medicina e Odontoiatria: dal 2011 ad oggi

Negli ultimi anni i test d’ammissione per Medicina e Odontoiatria sono stati oggetto di importanti cambiamenti strutturali ed organizzativi, volti a migliorare il più possibile il metodo di selezione per una facoltà ambita quale medicina e chirurgia. Fino all’anno accademico 2010/2011 il test consisteva in una prova separata per medicina e odontoiatria, di 80 quesiti a risposta multipla da svolgere in 2 ore. Tali quesiti erano predisposti dal MIUR che si avvaleva di un’apposita commissione; ogni risposta corretta valeva 1 punto, ogni risposta errata -0,25. Si trattava di un test unico su tutto il territorio nazionale, ma ogni singola università possedeva una propria graduatoria. Ciò significava che un punteggio insufficiente per il superamento della prova in una sede particolarmente competitiva poteva invece essere sufficiente per l’ingresso in un’altra sede. Fu proprio su questo vizio formale che si basarono alcuni ricorsi fatti in quegli anni. La situazione portò il MIUR ad adottare alcuni cambiamenti. Nell’a.a. 2011/2012 il test divenne unico per medicina e odontoiatria e, in via sperimentale, vennero introdotte aggregazioni di sede per le università di Udine e Trieste. Tale sperimentazione venne considerata un successo, e fu quindi mantenuta ed ampliata per l’a.a. 2012/2013: l’accorpamento delle sedi coinvolse addirittura tutte le università italiane, che furono quindi unite in “macroregioni”. In questo modo se, ad esempio, un candidato avesse voluto entrare a medicina Milano Statale, avrebbe gareggiato anche per Bicocca, Varese e Vercelli ed, in base all’ordine delle preferenze espresse, a seconda del proprio punteggio sarebbe entrato in una di tali sedi. Fu tuttavia il 2013 il punto nevralgico per la storia del test: in quell’anno, infatti, i cambiamenti furono radicali. Prima di tutto, il MIUR si avvalse di Cambridge Assessment per l’organizzazione del test e la formulazione dei quesiti. Essi vennero profondamente modificati rispetto agli anni precedenti. In particolare per quanto riguarda le sezioni di logica e biologia. Il test, inoltre, venne ridotto a 60 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti; ogni risposta corretta valeva 1,5 punti, ogni risposta errata -0,4. Infine, cosa più importante di tutte, per la prima volta la graduatoria divenne nazionale: ogni candidato aveva a disposizione 72 scelte di sedi (ora sono diventate 73), tra medicina e odontoiatria, ed avrebbe potuto selezionarle tutte o solo alcune. Oltre a tali consistenti modifiche, gli aspiranti medici e odontoiatri di quell’anno vennero investiti da continui cambiamenti e ripensamenti. Il primo decreto aveva fissato i test a luglio, salvo poi, a poco più di un mese dalla data ufficiale, spostarli nuovamente a settembre. Inizialmente si era optato per introdurre l’assegnazione di punti bonus agli studenti che avevano ottenuto una votazione maggiore di 80/100 alla maturità, poi si decise di eliminare tale assegnazione, il giorno stesso del test. La valanga di ricorsi che investì i TAR costrinse il ministero a riassegnare i bonus nel dicembre di quello stesso anno, permettendo agli studenti di immatricolarsi in sovrannumero dopo mesi dall’inizio delle lezioni. Nel 2014, invece, per la prima volta il test si svolse ad aprile, tra le polemiche dei liceali impegnati con la maturità. Rispetto all’anno precedente venne modificato il numero di quesiti delle singole materie, togliendo spazio a logica e cultura generale, per darlo invece a biologia e chimica. Il sistema della graduatoria nazionale, costituendo un valido vantaggio per i più meritevoli ai fini dell’ingresso nella facoltà, venne chiaramente mantenuto. Infine nel 2015, proprio per evitare il gran numero di ricorsi dell’anno precedente, il ministero ha deciso di cambiare le regole per la compilazione dei fogli con le informazioni anagrafiche del candidato impedendo, a molti ragazzi che avevano fatto punteggi validi, di immatricolarsi solo per errori di compilazione. Nel 2016 il MIUR ha deciso di non avvalersi più del Cambridge Assessment per l’organizzazione del test ed i quesiti vennero nuovamente profondamente modificati, soprattutto per quanto riguarda le sezioni di logica, biologia e chimica. Inoltre, il sistema della graduatoria nazionale risulta ancora troppo lento negli scorrimenti e nelle assegnazioni, ed in questo senso tutti si aspettano ritocchi e miglioramenti per il futuro.

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