«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»; potremmo partire proprio da questa famosa massima di Lavoisier per prendere dimestichezza con le energie.
Per i fan delle espressioni matematiche possiamo scrivere la legge di Lavoisier così:
Etot = Ui + Ki = Uf + Kf
Intendiamo con ”U” l’energia potenziale (solitamente quella gravitazionale) mentre mentre con “K” intendiamo l’energia cinetica; tale espressione ci dice che la somma in un qualsiasi punto e in un qualsiasi istante di queste due energie darà sempre una stessa quantità definita E o Energia meccanica.
Prendiamo come esempio questa ragazza che molla una palla da una certa altezza. Nella situazione di partenza la palla è ferma e non ha energia cinetica (Quindi K = 0) ma ha molta energia potenziale (la palla è infatti molto in alto).
Ora analizziamo invece la situazione opposta: la bambina ha lasciato cadere la palla che ora sta per toccare terra. In questo caso l’energia potenziale è nulla (Quindi U = 0, poiché la palla è all’altezza del suolo) mentre nel cadere ha acquisito molta velocità e ha dunque energia cinetica.
I due appena analizzati sono i casi estremi, ma se prendessimo un punto qualunque durante la caduta, la legge sarebbe comunque applicabile. Troveremmo una certa quantità di energia potenziale e una certa quantità di energia cinetica (ovviamente a seconda di quanto in alto e quanto veloce è la palla) la cui somma darebbe sempre E.
Ma vediamo ora più da vicino i protagonisti di questa equazione.
Pillole Testbusters – Fisica: conservazione dell’energia
Mezza cilentana e mezza romana, mi considero un camaleonte, capace di adattarsi ad ogni ambiente e persone. Studio attualmente medicina a Pisa, quindi ora sono anche un po' toscana. Per me la vita è come una bicicletta: per farla funzionare, bisogna continuare a pedalare!